Le città più green d’Italia: la classifica

La sostenibilità ambientale è un argomento molto importante in questi anni, quali sono le città italiane più green, gli esempi che dovrebbero essere seguiti

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Lo scorso novembre è stato pubblicato il rapporto “Ecosistema Urbano 2022” di Legambiente, in collaborazione con Ambiente Italia e il Sole 24 Ore, che ci offre uno sguardo sulle città italiane più virtuose in tema di sostenibilità ambientale.

È stata stilata una classifica di 105 città italiane: al primo posto troviamo Bolzano, sul podio poi Trento e Belluno, seguono Reggio Emilia e Cosenza. Per la realizzazione della graduatoria, gli esperti si sono basati su un totale di 18 indicatori, divisi in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.

La scalata di Bolzano

Se Bolzano nel 2020 deteneva il sesto posto della classifica, oggi invece – basandoci sui dati più recenti che abbiamo – balza invece in cima, al primo posto, spodestando Trento – che passa al secondo posto. Terzo gradino del podio per Belluno, che migliora le sue performance, salendo dall’ottava posizione. Cosenza è l’unica città del sud Italia che rientra nella Top Ten. Le peggiori città italiane in tema di sostenibilità ambientale? Alessandra, Palermo e – all’ultimo posto – Catania.

Milano perde ben otto posizioni, e scivola al 38esimo posto, negative anche le performance di Genova e Firenze, che passano rispettivamente in 53esima e 43esima posizione.

Ecosistema Urbano esprime anche un trend degli ultimi anni: “Nel 2021, in quello che doveva essere l’anno della lenta ripresa post-Covid e della messa in campo di interventi concreti, i capoluoghi di provincia confermano la tendenza di stallo degli anni precedenti”; è scritto in un comunicato stampa di Legambiente, che sostiene inoltre che “i Comuni poco propensi a migliorare le proprie performance ambientali, sono paralizzati da alcune emergenze urbane ormai croniche”.

E infatti, si registrano dati preoccupanti per quanto riguarda lo smog e l’inquinamento da mobilità nelle aree urbane che da sempre risultano tra le peggiori da questo punto di vista; per non dimenticare che il parco auto italiano è uno dei più datati di tutta Europa, lo confermano anche dati recenti che abbiamo appena avuto modo di consultare. Troppi i rifiuti prodotti in generale in Italia, anche se fortunatamente la raccolta differenziata sembra stia migliorando.

Mobilità a zero emissioni: si promuove l’uso della bicicletta

Cresce la mobilità in bicicletta, alcuni piccoli segnali di miglioramento sono dati dall’aumento dei chilometri di piste ciclabili e altre infrastrutture. Ottimo passo verso un futuro green anche quello fatto grazie alla diffusione del solare (termico o fotovoltaico) installato su edifici pubblici.

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, dichiara: “In tutte le città serve velocizzare gli interventi, diffondere gli impianti fotovoltaici sui tetti e le comunità energetiche rinnovabili, riqualificare gli edifici, promuovere l’elettrificazione del trasporto pubblico e privato, completare fognature e depuratori, realizzare gli impianti dell’economia circolare”.

E continua: “La transizione ecologica dei capoluoghi italiani dipende dalle scelte dei Comuni ma soprattutto da quelle che verranno fatte a livello nazionale dall’Esecutivo”.

Mirko Laurenti, responsabile Ecosistema Urbano, spiega inoltre: “Le città devono essere protagoniste di una nuova ripartenza capace di ripensare l’organizzazione, la forma e le funzioni dei quartieri, il modo con cui le persone si muovono nei centri urbani, garantendo insediamenti multifunzionali e inclusivi”.

L’esempio green di Bolzano

Tutte le città italiane oggi dovrebbe seguire l’esempio di Bolzano, dove:

  • sono ottimi i dati riguardanti la raccolta differenziata dei rifiuti;
  • sono migliorati gli indici legati al trasporto pubblico;
  • sono buoni anche i dati sulla dispersione dell’acqua;
  • sono aumentate le infrastrutture dedicate alla ciclabilità;
  • sono aumentati i kW installati su edifici pubblici.