Auto elettrica, conviene davvero? Come calcolare i costi di ricarica

Il costo del pieno di energia di una vettura elettrica è uno degli aspetti da considerare per il passaggio a una mobilità a zero emissioni: vediamo come calcolarlo

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Si parla sempre più spesso di mobilità a zero emissioni, soprattutto oggi – dopo che l’Unione Europea ha definitivamente deciso che il 2035 sarà l’anno in cui non si potranno più immatricolare vetture a diesel e benzina.

Abbiamo visto in una recente analisi di Arieté che uno degli aspetti che pesa maggiormente agli italiani, e che limita la scelta di auto elettriche, è il ridotto potere d’acquisto, considerati i prezzi di listino molto alti per le famiglie medie.

Ma un altro fattore fondamentale da considerare prima di passare a un veicolo a zero emissioni è senza dubbio il costo del pieno di energia. Quanto si spende per ricaricare la macchina alle colonnine o con wallbox domestica? Vediamo tutti gli aspetti da prendere in esame.

Costi di ricarica

Sicuramente ricaricare un’auto elettrica costa meno di un pieno di benzina e diesel per vetture con motore endotermico. Ma tra i vari modelli di vetture a zero emissioni e le differenti modalità di recharge, le differenze possono essere importanti.

Cosa bisogna sapere prima di calcolare i costi? Innanzitutto la possibilità di ricarica privata e pubblica. Nel primo caso si usa una wallbox domestica, installata in garage o in un’altra zona della casa o del condominio. Il costo di ricarica dell’auto corrisponde ai prezzi dell’energia elettrica, in base alle tariffe e all’operatore scelti.

Le colonnine private si trovano anche nelle aziende, sul posto di lavoro, oppure nei parcheggi degli hotel, dei negozi, dei supermercati o altro. In questo caso è il proprietario della stazione elettrica a decidere i prezzi.

Chi sceglie le colonnine pubbliche invece si affida alle stazioni che si trovano su strade e zone all’aperto, libere a tutti. Solitamente sono Case automobilistiche, fornitori di energia o gestori di rete a installare queste stazioni di rifornimento di energia. I costi di ricarica dipendono dalla tecnologia dell’infrastruttura: in corrente alternata fino a 22 kW costa meno, altrimenti per la ricarica veloce e ultra rapida in corrente continua da 50 kW fino a 350 kW si spende di più.

Se vogliamo fare una stima, oggi (valori ottobre 2022) il costo medio della ricarica per un’auto elettrica alle colonnine è tra i 25 i 30 euro circa. Un buon risparmio, dato che – visti i prezzi attuali – al momento fare il pieno di benzina in una macchina con un serbatoio da 50 litri costa quasi 100 euro, poco meno al momento, grazie ai recenti ribassi.

Le modalità di pagamento

I gestori delle colonnine di ricarica in genere prevedono due tipologie di pagamento:

  • tariffa flat, il cliente può fare un abbonamento mensile a prezzo fisso: comprende un certo numero kWh di energia elettrica per la ricarica;
  • tariffa a consumo, il prezzo del pieno dipende da quanta energia viene consumata per la singola ricarica.

Attenzione anche a un altro aspetto: oggi spesso per poter accedere alle colonnine di ricarica elettriche pubbliche bisogna scaricare un’app specifica sullo smartphone o essere in possesso di una tessera.

I fattori da considerare per calcolare il prezzo di ricarica

Per calcolare il pezzo della ricarica di un’auto elettrica, bisogna tener presente:

  • il luogo in cui si trova la colonnina, come abbiamo visto infatti le tariffe cambiano per punti di ricarica pubblici e/o privati;
  • se si decide di installare una wallbox a casa, allora bisogna calcolare anche i costi di avviamento, quindi l’investimento iniziale;
  • è necessario distinguere la ricarica elettrica completa e quella parziale: ricordate che è meglio ricaricare più spesso piuttosto che fare ricariche totali, per preservare l’efficienza della batteria al litio;
  • il costo varia di molto per chi vuole ricaricare in tempi rapidi o più lunghi: come abbiamo visto infatti il fast charge ha un prezzo decisamente più alto.

Ci sono dei simulatori online che aiutano a fare una stima dei costi di ricarica dell’auto elettrica. Sono le Case automobilistiche stesse a offrirli per aiutare i clienti nella scelta e nella comprensione dei prezzi, a seconda delle modalità di ricarica disponibili.

Esistono anche delle app per smartphone o integrate nel computer di bordo del veicolo stesso, per dare la possibilità al proprietario di scegliere la ricarica che costa meno, programmando la sosta prima di partire.

In ogni caso, possiamo concludere dicendo che al momento il costo della ricarica dell’auto elettrica più conveniente è quello della wallbox privata. Facendo il pieno presso le colonnine pubbliche si spende di più.