Arriva TOM: il ciclomotore “trolley” trasportabile

Una trovata davvero geniale, il ciclomotore elettrico diventa un pratico trolley e può essere caricato nel bagagliaio dell’auto per portarlo sempre con sé, in ogni viaggio

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Quello che vi presentiamo oggi è un prodotto che troviamo geniale, il ciclomotore “trolley” trasportabile, realizzato da Reinova e ToMove.

Il suo nome è TOM, ed è un ciclomotore elettrico innovativo, in grado di compattarsi e di essere trasportato come un trolley, pronto per essere lanciato sul mercato.

Le prestazioni saranno modulabili in funzione della necessità di favorire autonomia o velocità. Grazie al supporto di Reinova, team specializzato in sviluppo, testing e validazione del powertrain ibrido ed elettrico, la start-up ToMove porterà avanti il progetto TOM, finanziato grazie a una campagna di crowdfunding che sarà lanciata il prossimo 6 giugno sulla piattaforma Kickstarter.

Com’è fatto

TOM è il nuovo ciclomotore elettrico che si trasforma comodamente in un trolley e che permette di avere la disponibilità costante di un mezzo di trasporto rapido, agile e a zero emissioni, con la possibilità di essere ricaricato tramite qualsiasi presa di corrente standard.

Grazie a dimensioni e peso ridotto può essere inserito nel portabagagli di qualsiasi auto. TOM vanta un’autonomia di 50 chilometri, si serve di una TCU, centralina del cambio, che permette al conducente una gestione altamente flessibile dei parametri. Grazie a questa soluzione è possibile personalizzare il comportamento del veicolo in base alle preferenze dell’utente, scegliendo tra una maggiore velocità e una maggiore autonomia, a seconda delle esigenze.

Il motore del nuovo scooter elettrico

Il powertrain che la Casa ha deciso di installare sul nuovo ciclomotore elettrico TOM fa parte di un innovativo progetto di economia circolare che prevede la produzione in Italia del mezzo stesso, dei componenti secondari e della batteria. Giuseppe Corcione, CEO di Reinova e presidente di ToMove, ha spiegato a tal proposito: “In questo modo possiamo garantire un alto livello di qualità, insieme a un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale. Siamo fortemente convinti che il Made in Italy rappresenti uno degli elementi fondamentali del progetto TOM, sia in termini di design che di produzione e fabbricazione”.

La nuova strartup vanta un team completo di designer e ingegneri che hanno lavorato (e stanno lavorando) allo sviluppo del loro primo veicolo, per il quale si sono focalizzati sull’utilizzo di materiali naturali e riciclabili come l’alluminio e il bamboo.

Il nuovo scooter avrà anche le scocche intercambiabili, una struttura che strizza l’occhio alla mobilità del futuro e che consente all’utente di personalizzare il suo nuovo ciclomotore elettrico “trolley” con tantissimi colori e pattern differenti.

La startup torinese ToMove – che è nata un anno fa grazie alla sinergia con Reinova – ha intenzione di sviluppare veicoli sostenibili e in grado di garantire la flessibilità del giusto mezzo di trasporto nell’ultimo miglio, dando alle persone un’alternativa alla mobilità e un nuovo modo agile per spostarsi all’interno delle città e riducendo l’impatto ambientale causato dal sovraffollamento di veicoli urbani.

Infine, quello che è stato scelto dall’azienda come metodo di finanziamento è il crowdfunding, e su questo si esprime Andrea Strippoli, CEO di ToMove, spiegando: “Si tratta di un modo eccellente e moderno di raccolta fondi per il nostro progetto. Ma non solo: con questa forma di autofinanziamento è possibile testare il mercato del nostro veicolo, analizzando l’andamento della domanda”.