Milano, stop ai diesel Euro 5: attive 186 telecamere

Da ottobre 2022 nuove regole per la circolazione nella città di Milano.

Tempi duri per i possessori di auto diesel di Milano e della Lombardia. Il Comune milanese non intende tornare indietro e dal primo ottobre l’accesso all’Area B sarà limitato (la zona è sorvegliata da 186 telecamere): l’obiettivo è quello di impedire ai veicoli più inquinanti di circolare in città.

Chi non può circolare

Con la nuova norma sarà impedito l’accesso all’Area B, dalle 7:30 alle 19:30 dal lunedì al venerdì (esclusi i giorni festivi), a tutti i veicoli per trasporto persone a benzina fino a Euro 2 e a quelli diesel fino a Euro 5. Sarà impedito l’accesso anche a mezzi per trasporto cose e autobus Euro 4 diesel senza filtro antiparticolato (Fap), con Fap installato dopo il 31 dicembre 2018 oppure con emissioni di particolato superiori a 0,01 g/kWh. I mezzi coinvolti delle nuove restrizioni sarebbero potenzialmente più di un milione tra quelli immatricolati in Lombardia (592.691 i diesel Euro 5 solo a Milano).

Multe salate

Il mancato rispetto di queste limitazioni alla circolazione costerà molto caro. Chi entra per la prima volta nell’Area B di Milano con un veicolo che non rispetta i requisiti d’ingresso va incontro a una multa compresa tra 163 e 658 euro. Chi, in due anni, commette più di una volta la stessa infrazione si vedrà sospendere anche la patente, da un minimo di 15 a un massimo di 30 giorni.

Deroga alla circolazione con MOVE-IN

I veicoli per i quali la circolazione è limitata potranno aderire al servizio MoVe-In. Il servizio consiste in una sorta di scatola nera da montare all’interno dell’auto che darà la possibilità di guidare nel capoluogo soltanto per un certo numero di chilometri limitato: ad esempio permette un massimo di 2.000 chilometri l’anno di tolleranza per diesel Euro 5,e di 1.800 km per gli Euro 4 fino a settembre 2024. Vi è inoltre un bonus di 50 ingressi valido per i residenti a Milano fino a settembre 2023.

Per info sulle limitazioni regionali e sulle modalità tecniche di accesso a Move-In per le limitazioni regionali e per Area B, è consigliabile consultare il sito della Regione Lombardia.

Quali sono le auto Euro 5

Le auto euro 5 sono quelle vetture immatricolate a partire da mese di gennaio 2011 o omologate a partire dall’1 settembre 2009. Fanno parte di questa categoria quelle che sul libretto riportano una delle seguenti sigle:

1999/96/CE Riga B2 – 1999/96/CE Riga C – 2001/27/CE RIF 1999/96/CE Riga B2 – 2001/27/CE RIF 1999/96/CE Riga C – 2005/78/CE RIF 2005/55/CE Riga B2 – 2005/78/CE RIF 2005/55/CE Riga C- 2006/51/CE RIF 2005/55/CE Riga B2 – 2006/51/CE RIF 2005/55/CE Riga C – 2006/81/CE RIF 2005/55/CE Riga B2 (Euro 5) – 2006/81/CE RIF 2005/55/CE Riga C – 2008/74/CE RIF 2005/55/CE Riga B2 – 715/2007 e 692/2008 (Euro 5A e Euro 5B) – 715/2007 e 692/2008

Il Sindaco Sala fa chiarezza

Ho sempre detto che” Area B “è nel mio programma e credo che sia giusto. Il governatore Fontana invita a non buttarla in politica ma mi pare che siano loro i primi a farlo“. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha risposto al governatore lombardo, Attilio Fontana, che gli aveva chiesto di sospendere i nuovi divieti di Area B. “La cosa che più mi scoccia è che danno dei numeri a caso, tanto per confondere la gente . Ieri ho sentito dire che un milione di lombardi non potrà entrare a Milano. I numeri dell’ Area B sono i seguenti: ci sono ogni giorno 400mila ingressi, di questi un pochino più del 10% riguarda i nuovi divieti’‘.

Polizia Locale di Milano contraria all’Area B

I sindacati della polizia locale di Milano sono sul piede di guerra contro il sindaco Beppe Sala per via della nuova zona a traffico limitato. Secondo i sindacati la decisione di introdurre le nuove limitazioni alla circolazione: “metterebbero seriamente a rischio il sistema sicurezza milanese, poiché i divieti imposti mal si conciliano con la specificità e gli orari dei servizi di polizia e in generale con tutti i servizi di pubblica necessità. La prerogativa istituzionale sottopone a obblighi e servizi i professionisti della sicurezza che non permettono un’organizzazione oraria. Pensiamo ai servizi di controllo del territorio che si svolge sui quadranti orari h24, servizi d’ordine pubblico oppure alle operazioni di polizia giudiziaria“.