Auto elettriche: costi di acquisto e manutenzione troppo alti

I pareri contrari allo stop ai motori termici sono tanti, le associazioni dei consumatori lamentano i costi troppi alti per mantenere le auto elettriche

Legati al tema dello stop alle auto a benzina e diesel a partire dal 2035 in Europa, ci sono moltissimi altri argomenti che in queste settimane stiamo trattando.

Abbiamo parlato infatti dei vari risvolti negativi di questa nuova decisione dell’UE, del duplice allarme che riguarda la possibile invasione di auto elettriche cinesi e il rischio di molti cittadini di perdere il proprio posto di lavoro, ma anche di altre problematiche mosse proprio nelle scorse ore da Federauto.

Oggi parlano invece le associazioni dei consumatori e dei carrozzieri, e lamentano un altro tema che forse finora non avevamo ancora trattato: i costi elevati per mantenere una vettura elettrica.

Auto elettriche: le spese per gli italiani

Quali spese dovranno sostenere gli italiani a causa dello stop ai motori a benzina e diesel? La prima è quella relativa all’acquisto: lo sappiamo, le auto elettriche hanno un prezzo di listino molto più alto, che al momento la maggior parte degli italiani dichiara di non poter sostenere.

Il Codacons ha confrontato i listini di auto a benzina ed elettriche, e ha parlato di prezzi proibitivi: “Ad esempio per una citycar alimentata a benzina la spesa media, considerando i listini base (quindi senza optional o configurazioni particolari) è compresa oggi tra 14.750 euro e i 16.800 euro. Per un’utilitaria si spendono dai 16.870 ai 27.300 euro. Per le stesse tipologie di auto, ma con alimentazione elettrica, la spesa si impenna dai 23.000 agli oltre 30.000 euro per le citycar, e tra 30.000 e 37.000 euro una utilitaria. Se poi si opta per una vettura di lusso o un’auto sportiva elettrica, i prezzi possono facilmente raggiungere i 200.000 euro”.

Ecco i motivi per cui, secondo il Codacons: “Il mercato delle auto elettriche non decolla, e nel 2022 la quota delle nuove immatricolazioni scende al 3,7%, contro una media europea del 12,1%. Numeri lontanissimi dalla Norvegia, dove le auto elettriche rappresentano il 79% del mercato (33% in Svezia e 23% in Olanda)”.

Non è tutto, Assoutenti sottolinea quelle che saranno le differenze di spesa per quanto riguarda la ricarica delle auto elettriche. Secondo i calcoli: “Un pieno di energia a un’auto elettrica presso le colonnine installate sul territorio costa oggi in media tra i 19 e i 39 euro, a seconda della velocità di ricarica e del gestore scelto, e consente di percorrere tra i 240 e i 320 km. Un pieno di benzina da 50 litri costa oggi circa 93 euro, ma permette di percorrere più del doppio di strada: tra i 650 e i 750 km”.

È vero che le vetture elettriche si possono anche ricaricare dalla wallbox di casa ma “serviranno in media 10-12 ore per una di piccola cilindrata, e il costo del pieno di energia dipenderà dal piano tariffario per la fornitura di energia elettrica”. Ad oggi purtroppo lamentiamo costi energetici alle stelle nel nostro Paese (le bollette di luce e gas sono diventate proibitive per la maggior parte delle famiglie del Bel Paese).

Alle colonnine il prezzo di ricarica al kWh va “da un minimo di 0,49 euro per le ricariche lente a 0,99 euro per quelle ultraveloci. Tutte le società però offrono abbonamenti e pacchetti a prezzi scontati”, come dichiara Assoutenti.

I costi di manutenzione dell’auto elettrica

Parla anche Federcarrozzieri, l’associazione delle carrozzerie italiane: procedere alla riparazione si un’auto elettrica di nuova generazione oggi può avere un costo fino al 46% più alto “rispetto a una vettura a benzina, a causa dei maggiori costi per ricambi, manodopera, materiali di consumo, costi complementari”.

Le procedure di riparazione di questi nuovi veicoli a zero emissioni, tecnologicamente avanzati, possono essere più lunghe e complesse, e quindi più costose. Anche i pezzi di ricambio ed elettronica sono più cari sul mercato.

Federcarrozzieri aggiunge: “Le auto elettriche oggi sono verniciate con tinte a triplo strato, la materia prima è così più costosa, come anche la manodopera, che oltretutto ha bisogno di più ore per la verniciatura. Per non parlare dei costi cosiddetti complementari – come il patentino Pes-Pav – che oggi è obbligatorio per lavorare sulle auto elettriche e in sicurezza, e altri per le programmazioni e le calibrazioni che vanno fatte a fine lavorazione per riportare telecamere, sensori e radar a funzionare regolarmente”. Insomma, ci aspettiamo un grande aumento delle spese generali, che non possiamo permetterci.