Arriva dagli Usa il drone che si guida da solo

Made in Usa l'innovativo selfie drone: il drone che si guida solo e registra i video autonomamente, muovendosi liberamente in ogni ambiente.

Dall’america arriva il drone che cattura video volando liberamente in qualsiasi ambiente. Se pratichi uno sport dinamico e ti piace registrare le tue imprese, che siano escursioni, scalate, corse, balli, allora il dispositivo di cui stiamo parlando fa al caso tuo. Si muove autonomamente e salva in memoria tutto ciò che vede.

Si chiama Skydio, è San Francisco ed è stata fondata da tre studenti del MIT: si tratta della startup che sta commercializzando il drone autonomo, chiamato anche selfie drone. R1 è il suo nome, ha 13 telecamere che catturano video, si lancia e atterra da solo, tramite un’app, attraverso la quale si possono programmare anche delle condizioni particolari di volo e ripresa, oppure si può decidere di guidarlo manualmente.

L’obiettivo di Skydio è quello di proporre sul mercato la fotocamera volante autonoma tanto promessa, che capisce dove ti trovi e sa muoversi per catturare video straordinari. Il co-fondatore e CEO, Bry, paragona il selfie drone ad un’auto senza conducente con un’autonomia di livello 4, il più alto livello di automazione dei veicoli.

Il sistema del drone che si guida da solo usa la visione del computer per determinare la posizione degli oggetti, registrando informazioni su ogni cosa che vede e identificando ogni individuo attraverso gli indumenti e le dimensioni, in modo da riuscire a tenere il focus sulla persona giusta.

Il drone autonomo riesce a percepire anche i limiti di manovra in ogni ambiente in cui si trova, in modo da ottimizzare le riprese e ottenere sempre un video fluido. Per l’utente finale quindi il dispositivo sarà semplicissimo da usare, al pari del fare fotografie col proprio smartphone.

Per iniziare a utilizzare il selfie drone, si deve posizionare a terra o tenere in mano, far scorrere verso l’alto l’app connessa di Skydio; R1 così si solleva, identifica utente e ambiente e poi inizia la registrazione, operando in modo completamente autonomo da 300 piedi di distanza.

L’app avvisa l’utente non appena l’autonomia delle batterie sta volgendo al termine e, nel caso in cui l’utente non risponda, il drone cerca un piano d’appoggio per atterrare da solo. Ogni volo, in base alla velocità e all’utilizzo, può durare in media circa 16 minuti, dopodichè si possono salvare e archiviare immediatamente i video o caricarli direttamente sui profili social.

L’app consente all’utente di scegliere differenti modalità cinematografiche, come ad esempio la modalità stadio, per riprendere partite giocate in campo, dove il selfie drone starà sopra e si muoverà seguendo l’azione. Bry afferma che stanno lavorando per potenziare la possibilità di dirigere il drone mentre è in volo e fargli cambiare appunto la postazione o la direzione.  

Comodo da portare sempre con sè dentro lo zaino, costerà circa 2.500 dollari. I primi acquirenti sono soprattutto atleti che registrano gare e allenamenti, poi ci sono anche gli artisti, parecchi dei quali lo hanno usato per i video musicali.

Bry vorrebbe, in futuro, riuscire a trovare applicazione dell’R1 in ambiti come l’ispezione di immobili commerciali, linee elettriche e infrastrutture energetiche. Per il momento l’obiettivo primario è di Skydio quello di creare un prodotto realmente elegante, silenzioso, affidabile e intelligente, che le persone possano usare ogni giorno in modo efficace, sentendosi sempre a proprio agio. Per il resto, ci si lavorerà.

selfie drone r1