Il comparto del trasporto merci su gomma lancia un allarme di fronte alla prospettiva di una crisi che potrebbe assumere dimensioni enormi a causa dell’emergenza Coronavirus. Durante la Fase 1, il settore ha svolto un ruolo decisivo, consentendo il rifornimento della distribuzione di alimentari e di altri prodotti primari, impegnandosi a proseguire anche a costo di imprese senza profitti o in perdita.
Adesso, con la Fase 2 disposta del Dcpm del 26 aprile 2020, il settore rischia di collassare. A lanciare l’allarme è stato Franco Fenoglio, presidente della sezione veicoli industriali di Unrae, associazione che rappresenta tutti i costruttori esteri di auto e mezzi da trasporto presenti in Italia. Lo ha fatto nel corso della conferenza online ‘Il trasporto merci protagonista nell’emergenza: come promuovere il ruolo strategico nella ripresa‘.
“Il settore rischia un colpo di grazia nella Fase 2 – ha dichiarato Franco Fenoglio – con una riduzione del 18% degli scambi con l’estero e del 20% delle merci trasportate che porterebbero alla perdita di 17 miliardi di fatturato delle imprese di autotrasporto e di 320 mila posti di lavoro”.
“Faccio appello al Governo perché vengano presi urgenti provvedimenti – ha proseguito il presidente della sezione veicoli industriali di Unrae Franco Fenoglio – bisogna sostenere un comparto strategico del sistema Paese, un settore che non si è però ancora ripreso dalla crisi del 2008 arrivando dopo 10 anni a meno del 66% dei volumi fatti nel 2007″.
Unrae ha proposto una serie di interventi da adottare per sostenere le imprese durante la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, insieme a misure strutturali di medio termine che servono a supportare il mercato. Si chiede un aumento del credito di imposta dal 6% al 12% fino al 2025 con rimborso in unica soluzione e l’azzeramento o riduzione significativa delle tasse alle imprese per 12/24 mesi.
Il comparto, inoltre, chiede la concessione di prestiti a lungo termine senza interessi e maggiori garanzie bancarie alle imprese, insieme interventi strutturali di sostegno al mercato come l’istituzione di un fondo triennale per il rinnovo del parco circolante passando a veicoli Euro VI o con alimentazione alternativa, la possibilità di acquisto di usato su usato con contestuale rottamazione di veicoli ante Euro V, la proroga di sei mesi del super-ammortamento in scadenza a giugno 2020, e l’emanazione urgente dei decreti attuativi per la concessione degli incentivi 2019-2020.