Sassi lanciati dal cavalcavia. Torna l’incubo che negli scorsi decenni sconvolse le autostrade italiane causando morti e feriti. Uno stupido e criminale gioco che mercoledì 9 novembre è costata la vita a una donna, morta per lo spavento dopo che un pesante blocco di calcestruzzo ha colpito il parabrezza della Opel Astra dove la signora di 62 anni viaggiava assieme ad altre 4 persone. Una tragedia avvenuta nel territorio di Cernusco sul tratto finale della Provinciale 121 Pobbiano-Cavenago. Il grosso masso è finito sul parabrezza distruggendo il vetro del lato passeggero a pochi centimetri dal volto della Caldarini, la donna morta a seguito dell’incidente. La donna non ha riportato ferite durante l’impatto, ma l’enorme spavento le è stato fatale, pochi istanti dopo l’incidente è stata colta da un infarto fulminante ed è spirata mentre un’ambulanza la stava trasportando presso l’ospedale san Raffaele.
Solo nell’ultimo anno secondo l’osservatorio dell’Asaps, che monitora proprio questo genere di abitudine criminale, ci sono stati almeno 85 episodi di sassi di diverse dimensioni lanciati dall’alto di ponti e cavalcavia sulla strada. 80 sulla rete ordinaria e 5 in autostrada. 4 le persone ferite. Altrettanti i feriti quest’ anno (4) , a fronte di 63 casi di sassi lanciati in strada.
L’azione delle forze dell’ordine per contrastare la pratica delinquenziale è puntuale e severa: quest’anno sono stati 30 i minorenni e 10 i maggiorenni fermati, ma nonostante ciò, il pronto intervento di Carabinieri e Polizia non sembra bastare. I Social Network, dove i malcapitati protagonisti delle disavventure postano immediatamente le foto del misfatto, danno una grossa mano alle indagini consentendo di agire tempestivamente e circoscrivere il perimetro d’azione dei criminali, ma nonostante ciò, come avvenne già negli anni ’90, il fenomeno non tende a trovare un freno.
Vicende tragiche che riportano alla mente la terribile scomparsa di Maria Letizia Berdini che morì nel dicembre del 1996 a causa di un masso lanciato da un cavalcavia in autostrada, nei pressi di Tortona. Nonostante il gravissimo crimine – denuncia la sorella della vittima – i colpevoli sono già fuori, a piede libero da un pezzo. Tra i familiari invece rimane un vuoto incolmabile reso ancora più triste dalla circostanza che la tragedia avvenne proprio durante le festività natalizie , frutto di un criminale gioco che oggi torna ad essere drammaticamente d’attualità.