Targhe straniere senza assicurazione: niente multa

Quanto volte vi sarà capitato di vedere auto di grossa cilindrata o Suv guidati da cittadini italiani con targhe straniere, in particolare bulgare o rumene, in giro per la vostra città.

Si tratta di una ‘moda’ nata grazie ai vantaggiosi contratti di leasing con società ubicate in Paesi dell’Est, come Romania e Bulgaria ma non solo. Quello della targa estera è infatti un espediente utilizzato sempre più spesso da questi ‘furbetti’ per circolare legalmente in Italia senza pagare il bollo, evitando i costi della revisione e anche le multe.

Se pensavate che il Governo italiano poteva mettere un freno o quanto meno adeguare la circolazione di queste auto alle regole nazionali, vi sbagliate. Come riporta un articolo di ‘QuattroRuote’ .

Chi circola in Italia con un’auto con targa estera senza assicurazione non è soggetta ad alcuna sanzione.

Lo ha ribadito il ministero dell’Interno con la circolare 300/A/2792/17/124/9 del 3 aprile scorso: ”Si ritiene che per tali veicoli sia esclusa l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 193 del Codice della strada anche quando, attraverso qualsiasi mezzo, sia accertato che il veicolo sia effettivamente sprovvisto di copertura assicurativa”.

Il Viminale si riferisce ai veicoli immatricolati nei seguenti paesi: Andorra, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria. Infatti, se un veicolo è immatricolato in uno di questi Stati, l’obbligo di assicurazione nel territorio italiano si considera automaticamente assolto e, addirittura, la polizia non deve nemmeno effettuare il controllo dei documenti assicurativi.

Questa assurdità non è tutta colpa dei nostri politici ma è frutto del recepimento di accordi internazionali in base ai quali la carta verde non è più necessaria ‘‘per i veicoli a motore immatricolati in Stati esteri, che circolano temporaneamente nel territorio della Repubblica italiana”.

Insomma non vorremmo mai essere tra coloro che sciaguratamente avessero un incidente con queste vetture e sul web monta l’indignazione di chi si vede preso in giro.