
L’aumento del costo della benzina e del diesel è stato un vero e proprio salasso per le tasche degli italiani, lo sappiamo bene. Il 2022 è iniziato con una crescita esponenziale dei prezzi alla pompa, portando i carburanti a cifre mai viste prima d’ora, superando di gran lunga i due euro al litro (già elevati).
Una situazione che ha chiaramente sconvolto l’intero Paese, e anche il settore automobilistico, già colpito da una crisi senza precedenti causata dal Covid prima, dalla scarsità di materie prime e semiconduttori poi, e dalla Guerra in Ucraina oggi. Per questo motivo sono state mosse diverse richieste di aiuto e sostegno al Governo che finalmente ha deciso di approvare il taglio delle accise sulla benzina in Italia. Oggi la nuova decisione in merito al provvedimento dell’Esecutivo.
Proroga al taglio delle accise: cosa è stato deciso
Daniele Franco, Ministro dell’Economia nel nostro Paese, ha annunciato – in occasione della conferenza stampa che è stata convocata dopo l’approvazione del DEF – la proroga del taglio delle accise, che sarà quindi esteso sino al 2 maggio (e non più il 22 aprile). Una decisione che è stata presa tenendo conto della guerra in Ucraina, che pare non avere fine, e della situazione generale a livello internazionale.
E ha esordito dicendo: “Oggi ricordo che con un decreto ministeriale a mia firma e del Ministro Cingolani (della Transizione Ecologica) abbiamo esteso di 10 giorni l'abbattimento di 25 centesimi dell'accisa su benzina e gasolio utilizzando il sovra gettito IVA come è consentito dalla normativa. Quindi l'abbattimento dell'accisa viene esteso fino al 2 maggio”.
Il Governo aveva infatti stabilito il taglio alle tanto odiate imposte sul carburante (con il decreto Energia) per un mese a partire dal 22 marzo, data di entrata in vigore del decreto stesso. Con il nuovo provvedimento però l’Esecutivo ha deciso di prorogare il termine di questa decisione; il taglio delle accise durerà fino al 2 maggio, e non il 22 aprile: è stato esteso di ulteriori 10 giorni.
A quanto ammonta la riduzione dei prezzi del carburante
Per la benzina e il diesel si parla di una riduzione dei prezzi di 25 centesimi, a cui bisogna aggiungere l’IVA al 22%. Questo significa che possiamo parlare di uno sconto totale pari a 30,5 centesimi. Le aliquote di questi tributi potranno essere rimodulate tutto l’anno, sino al 31 dicembre 2022, senza che sia necessaria l’emanazione di un nuovo decreto legge. È sufficiente un provvedimento ministeriale, come quello che è appunto appena stato varato. Nulla di più.
Il Ministro dell’Economia ha sottolineato quanto sia complessa oggi la situazione italiana, anche a causa del caro energia: “Molte imprese in questo momento stanno soffrendo moltissimo per effetto dell'aumento del costo dell'energia, il costo del gas naturale nel mese di marzo era 6 volte quello di un anno fa e questo ha un impatto enorme sui costi di produzione di moltissime imprese. Il Governo è intervenuto ripetutamente per aiutare le imprese, vedremo se questo aiuto possa essere rafforzato”. Nelle prossime settimane l’Esecutivo dovrebbe approvare un nuovo decreto che prevede un impegno per circa 5 miliardi di euro da parte dello Stato, nuove misure di sostegno, tra cui ritroviamo anche degli “aiuti” volti a mitigare i danni proveniente dall’aumento delle bollette e dei prezzi del carburante.