Smart road: cos’è e quali sono le sue finalità

La trasformazione delle infrastrutture italiane sta per iniziare, nuovi servizi e tecnologie moderne e all'avanguardia

Partono le prove delle nuove soluzioni tecnologiche per trasformare le strade italiane con servizi smart e per i veicoli automatici.

Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha firmato il Decreto ministeriale previsto per l’attuazione dell’art. 1, comma 72 della legge 27 dicembre 2017, n.205. Spieghiamo meglio, questo conferma il fatto che può iniziare la sperimentazione di quelle soluzioni che trasformeranno la nostra rete infrastrutturale e la adegueranno alle auto a guida automatica e ai nuovi servizi smart.

L’obiettivo è quello di migliorare le strade di tutta la nazione, trasformandole e rendendole sempre più adatte al mondo digitale, per dare la possibilità alle stesse di comunicare con i veicoli di nuova generazione super connessi. L’intento è quello di rendere possibile usare i livelli di assistenza automatica alla guida più avanzati, le tecnologie più moderne e all’avanguardia, tutto mira allo snellimento del traffico e alla riduzione del numero di incidenti stradali.

Tra i vari interventi che verranno attuati e i dispositivi tecnologici di ultima generazione, sono previsti quelli per la comunicazione dei dati a elevato bit-rate come la fibra, sistemi di hot-spot wifi per la connettività dei device cittadini, la copertura con i servizi di connessione di routing verso la rete di comunicazione dati, almeno nei parcheggi e nelle aree di servizio, un sistema che rilevi le condizioni meteo, le informazioni sul traffico e che sappia fare stime e previsioni a medio-breve termine. Una volta raccolti tutti i dati poi il sistema sarà in grado di offrire dati e informazioni sul viaggio agli utenti.

Entro il 2025 verranno attuati i primi interventi smart road su tutta la rete autostradale e sulla Trans European Networ – Transport, poi entro il 2030 invece verranno attivati altri servizi, come quello sulle velocità medie, per risolvere le congestioni, o quello di deviazione dei fluissi in caso di incidente o gravi ostruzioni, o ancora il suggerimento di corsie e traiettorie, i servizi di gestione dei parcheggi, del rifornimento, di gestione dinamica degli accessi. Tutte tecnologie che saranno estese man mano a tutta la rete del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti, previsti e realizzati immediatamente nel caso vengano realizzate nuove infrastrutture o potenziate e innovate quelle esistenti, i relativi costi saranno a carico del gestore o del concessionario dell’infrastruttura.

Anche la sperimentazione su strada dei veicoli a guida autonoma è prevista nello stesso decreto in oggetto, sono stati individuati quei soggetti che possono chiedere l’autorizzazione ai test, cioè enti di ricerca, università e costruttori di mezzi a guida automatica. Oggi sappiamo anche le modalità con cui potrà essere rilasciata la suddetta autorizzazione, i controlli che verranno eseguiti sulla sperimentazione, l’istruttoria che deve essere compiuta, insomma tutto ciò che rende i test più sicuri possibile.