Non c’è due senza tre: di fronte a quella che considerano l’inerzia del Governo “sotto scacco dei gestori e dei loro interessi”, i benzinai della rete autostradale italiana hanno deciso di proclamare il terzo sciopero in poche settimane dopo quelli di marzo e di inizio aprile.
Le sigle Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio hanno indetto lo sciopero per 48 ore fra le 22 del 4 e le 22 del 6 maggio. Questa volta, però, la protesta toccherà anche l’Expo, che aprirà il 1° maggio. Sono infatii state annunciate iniziative anche nei pressi dei padiglioni dove si terrà la rassegna, per manifestare l’ “assoluta mancanza di iniziativa da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e del Ministero dello sviluppo economico”.
“I rappresentanti del Governo non hanno dato alcun seguito alle sterili riunioni delle scorse settimane – si legge nel comunicato – né hanno offerto nemmeno il minimo segno di attenzione alle questioni di interesse generale sottoposte loro da tempo: dalla qualità del servizio pubblico che dovrebbe caratterizzare un bene dato in concessione, quale è il ‘nastro’ autostradale, ai costi – sia in termini di pedaggio che di royalty pretese sulle vendite di carburanti e ristorazione imposti a tutto il sistema e, in ultimo, ai consumatori”.