Ritiro patente a vita: la proposta di Salvini

Il Ministro delle Infrastrutture chiede la linea dura per chi guida tenendo comportamenti imprudenti, che possono provocare incidenti gravi e mortali

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Il problema della sicurezza delle nostre strade è molto sentito, in un Paese come l’Italia, dove le auto e gli altri veicoli in circolazione sono molti e ogni giorno purtroppo si sentono episodi di sinistri stradali anche molto gravi e mortali.

Il numero degli incidenti nel nostro Paese infatti è molto elevato, la situazione deve essere monitorata, servono delle soluzioni per riuscire almeno a mitigare il problema. E a questo proposito entra in gioco Salvini, il Ministro delle Infrastrutture in Italia, che propone la linea dura contro chi continua a guidare tenendo comportamenti assolutamente imprudenti, che mettono a rischio la sua vita e quella degli altri utenti della strada.

Salvini propone infatti il ritiro della patente a vita, ma che cosa significa? Lo vediamo insieme.

La linea dura di Salvini: serve una soluzione

La soluzione proposta da Salvini, che soluzione non sarà di certo – purtroppo – ma che potrebbe almeno diminuire i casi di distrazioni e comportamenti imprudenti al volante, con conseguenti incidenti, è molto dura. Secondo il Ministro infatti: “Errare è umano – è vero – ma perseverare in questi casi è mortale”.

E quindi, per chi continua a tenere comportamenti pericolosi e sconsiderati alla guida, non basterebbe più solo la sanzione della sospensione della patente per un certo periodo di tempo. Per i casi più gravi, sarebbe bene – secondo Salvini – che quella patente “non la vedano più per il resto dei loro giorni”.

Il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti rilancia quindi un progetto di cui in realtà si parla da molto tempo, quello che viene definito come “ergastolo della patente”.

Numero di incidenti troppo alto in Italia

Durante la presentazione del primo Safety point presso l’Autostrada A1, Matteo Salvini ha deciso di lanciare questa proposta. Si tratta di un evento in cui il Ministro ha parlato animatamente, mosso dallo sconforto per un numero davvero troppo alto di sinistri e di vittime della strada. Le sue parole: “Tremila morti l’anno sulle strade italiane è un’intera comunità che scompare. Dobbiamo entrare a scuola, e su questo faremo un’altra riunione dopo Pasqua con il Ministro dell’Istruzione e il Ministro della Scuola. C’è il tema della sanzione e su questo stiamo lavorando a provvedimenti che in altri Paesi europei sono già norma, penso all’alcol Lock che impedisce la messa in moto della macchina se non sei in condizioni di guidare. Si tratta di un etilometro collegato che ti impedisce di mettere in moto l’auto”, anche di questo avevamo già parlato. Il problema della guida in stato di ebbrezza continua a essere vivo sulle nostre strade.

Sono troppi anni che, secondo il Governo, non si fa molto per aumentare la sicurezza stradale, e ricordiamo infatti che anche la stessa premier Giorgia Meloni ha messo sin da subito tra le sue priorità interventi per la sicurezza stradale. L’ultimo realizzato in tale ambito è stato quello di Matteo Renzi, che sin da subito aveva parlato della norma dell’Omicidio Stradale, messa infatti in atto.

Il Ministro Salvini ha twittato: “La sospensione della patente non basta per chi guida imprudentemente. Davanti a oltre 3.000 morti sulle strade per incoscienza e distrazione, servono sanzioni esemplari come il ritiro definitivo della patente”.

Cosa ne pensa Assoutenti

Assoutenti è favorevole alla proposta di Salvini. L’associazione dei consumatori, specializzata in tema di trasporti, sostiene che il numero di incidenti e vittime della strada così elevato rende assolutamente lecita la possibilità di ritirare a vita la patente di chi commette gravi violazioni alle regole del Codice della Strada.