
Le brutte notizie per automobilisti e motociclisti sembrano non finire mai. Ai continui rincari della benzina potrebbero ben presto aggiungersi altri aumenti che, secondo le associazioni di categoria, potrebbero causare un pericoloso rallentamento nelle vendite.
A esser maggiormente colpito dovrebbe essere il settore motociclistico, con aumenti delle polizze per le moto che potrebbero anche superare l’80% (con picchi addirittura superiori nel Sud del Paese) rispetto ai costi attuali. Un vero e proprio grido d’allarme, già lanciato nel febbraio 2022 e ora riproposto da Confindustria ANCMA (associazione di categoria che riunisce i produttori di ciclomotori), preoccupata che la ripresa delle vendite possa essere in qualche modo frenata. O, peggio, che molti motociclisti decidano di non rinnovare o sottoscrivere una polizza assicurativa.
Polizze moto, aumenti in vista: le cause
Alla base dei possibili rincari delle polizze moto ci sarebbe l’articolo 3 del DDL Concorrenza, che dà la possibilità di estendere il meccanismo CARD (acronimo di “Convenzione tra Assicuratori per Risarcimento Diretto, introdotto nella legislazione del nostro Paese a partire dal 2007) anche alle compagnie assicurative operanti in Italia ma che hanno la loro sede legale in altri Paesi europei.
Il meccanismo CARD prevede che un centauro vittima di incidente sia risarcito direttamente dalla propria compagnia assicuratrice anziché da quella del veicolo che ha causato il sinistro. In questo modo è possibile snellire le procedure burocratiche necessarie per ottenere il rimborso e velocizzare i tempi di liquidazione delle spese sostenute per riparare i danni.
Dall’altro lato, però, il meccanismo di risarcimento diretto ha innescato una sorta di “processo perverso” che ha portato a un sensibile aumento dei costi delle polizze assicurative per moto. Questo perché, si legge in una nota rilasciata da Confindustria ANCMA, il meccanismo del rimborso a forfait è troppo rigido e mal si adatta agli incidenti motociclistici.
In particolare, secondo l’associazione di categoria, la compagnia assicuratrice del motociclista danneggiato riceve dall’altra compagnia assicuratrice meno soldi di quanti corrisposti al proprio assicurato. Le compagnie si vedono così costrette ad aumentare il premio annuo, onde evitare di andare in perdita.
Rincari polizze moto: lo studio
Per supportare la propria tesi, Confindustria ANCMA cita uno studio realizzato dal centro CAMSEF dell'Università LUISS sul funzionamento del meccanismo CARD. Secondo gli analisti dell’università romana, il risarcimento diretto funziona male “quando si applica a incidenti che coinvolgono categorie differenti di veicoli” e ha portato a una lievitazione dei costi amministrativi e di gestione delle compagnie assicuratrici.
Caro assicurazioni moto: chi pagherà di più
Se l’articolo 3 del DDL Concorrenza non dovesse subire modifiche – come, invece, Confindustria ANCMA ha chiesto al Governo – a pagarne le conseguenze saranno i 500 mila motociclisti italiani assicurati con una compagnia con sede all’estero.
"In media – si legge nel comunicato ANCMA – i motociclisti già oggi pagano il 30% in più per effetto del CARD" e, secondo la stima dei confindustriali, i rincari sono destinati ad aumentare esponenzialmente nel corso dei prossimi mesi. In particolare, il caro assicurazione moto porterà quasi al raddoppio del premio oggi pagato dai motociclisti: si prevedono rincari dell’80% e oltre rispetto ai 204 euro di media pagati oggi. Un ulteriore rincaro dunque, che si aggiunge a quello causato dalla direttiva UE che impedisce di sospendere la polizza quando la moto è parcheggiata in garage.
Insomma, un vero e proprio salasso che potrebbe spingere molti o a mettere da parte il sogno di acquistare una moto o, peggio ancora, di circolare senza copertura assicurativa.