Sono pochissimi i rincari sulle tariffe del pedaggio che vedremo sulla nostra rete autostradale nel 2021. Il Decreto Milleproroghe in effetti ha praticamente bloccato quasi del tutto gli aggiornamenti, il 98% dei collegamenti non subirà alcun rincaro: l’aumento dei prezzi è previsto infatti solo per la Bre-Be-Mi (A35) e per l’A21.
Possiamo dire quindi che solo il 2% della rete autostradale in concessione ha subito un incremento tariffario a partire dal primo gennaio 2021. La norma che è stata introdotta nel Decreto Milleproroghe infatti, come abbiamo già detto, prevede che anche per tutto il nuovo anno debba essere sospesa qualsiasi forma di adeguamento tariffario nei confronti delle società per le quali si stanno svolgendo l’aggiornamento e la revisione del rapporto concessorio.
Sono solo due le società per le quali sono stati riconosciuti gli adeguamenti tariffari, parliamo in particolare dell’Autovia Padana, che vede un incremento dei prezzi del 3,20%, e della Bre-Be-Mi, che subisce invece un aumento del 3,49%. La tratta A21 Piacenza-Brescia subirà questo incremento a causa dell’applicazione della nuova convenzione, efficace dal mese di marzo del 2018 a seguito di una procedura di gara.
Il rincaro dei pedaggi (come si calcolano in Italia) si deve alla somma dei parametri tariffari rappresentati da: inflazione (0,50%), parametro “riequilibrio” (-0,45%), parametro legato alla remunerazione degli investimenti (3,15%). Durante tutto l’anno la società ha investito 27,8 milioni di euro. Per quanto riguarda invece la seconda tratta coinvolta in questo nuovo aumento dei pedaggi per il 2021, ovvero il collegamento autostradale Milano-Bergamo-Brescia, possiamo invece motivare l’incremento con le seguenti componenti: inflazione (0,50%), parametro “riequilibrio” (2,9%). L’entità dell’aumento tariffario è condizionata dagli oneri della costruzione di una nuova tratta autostradale. Per questo collegamento il concessionario ha deciso di concedere agli automobilisti uno sconto del 30%, dedicato solo agli utenti abituali.
Secondo quanto è emerso nei giorni scorsi (dopo la novità che riguarda le regole per il pedaggio in Europa), tutte le variazioni appena descritte verranno applicate dal momento in cui verranno definiti i nuovi contratti (che devono tener conto del regime tariffario previsto dall’Autorità di regolazione dei trasporti). Non è stata prevista nessuna forma di variazione neanche per le società concessionarie delle tratte autostradali che si ritrovano nella situazione di scadenza della concessione e per le quali infatti in questo momento sono in via di definizione le procedure per il riaffidamento, tramite gara.
Per queste società, il decreto della ministra Paola De Micheli, di concerto con il Ministero di Economia e Finanza, prevede che i rapporti economici devono essere definiti con un apposito Piano finanziario transitorio.