Bianca, silenziosa e dal cuore eco sostenibile. Karl-Thomas Neumann, amministratore delegato della Opel, ha regalato a Papa Francesco una “Ampera-E”, dando il via all’azione di conversione green che lo Stato Vaticano preme per realizzare quanto prima: diventare il primo Stato al mondo completamente libero dalle emissioni di anidride carbonica attraverso un graduale abbandono delle vecchie fonti di approvvigionamento energetico, accompagnato da un totale affidamento a fonti rinnovabili e alla mobilità elettrica.
La consegna della innovativa automobile, una delle più avanzate al mondo, è avvenuta a margine della conferenza “Laudato Si” che ha toccato delicati argomenti molto cari al Santo Padre incentrati sul concetto di sostenibilità declinati secondo i dettami della comunicazione e della innovazione.
Sostenibilità e innovazione, due qualità ampiamente rappresentate dall’esemplare marchiato Opel che per adesso è l’unica Ampera-E circolante nella Penisola. In Italia, infatti, per poter acquistare l’automobile che sarà simbolo emissioni zero e rispetto dell’ambiente , bisognerà aspettare ancora qualche mese.
Intanto papa Bergoglio sarà uno dei primi a poter avere esperienza di poter circolare a bordo di una vettura dalle alte prestazioni: la nuova papa mobile può percorrere più di 500 chilometri con un pieno di energia grazie a una batteria altamente performante da 60 kWh, caratteristiche che la rendono ammiraglia di eco-sostenibilità rispetto ad alcune sue dirette concorrenti, come la Nissan Leaf, la BMW i3 e la Renaul Zoe che non raggiungono tali vette di affidabilità.
Negli Stati Uniti il clone del modello regalato al Santo Padre si muove già per le strade americane con marchio Chevrolet Bolt, mentre in Europa è già acquistabile in Norvegia, Olanda e Germania al costo di circa 40.000 euro.
Le linee guida divulgate dall’importante enciclica papale “Laudato Si”del 2015 cominciano a tramutarsi in realtà: l’obiettivo dell’emissione zero è vicino e per dare una mano alla volontà papale Opel, General Motors e l’italiana Enel si sono già disposte in prima fila per rendere concreto il sogno di Bergoglio, con la speranza che possa essere modello ed “exemplum” per tutti gli altri stati del mondo per una svolta mirata all’abbattimento dell’inquinamento.