In arrivo nuova tassa sulla benzina?

La nuova tassa sarebbe di 'provenienza' europea su proposta tedesca

Brutte notizie per gli automobilisti: potrebbe arrivare a breve una nuova tassa sulla benzina. Questa volta, però, il Governo italiano non c’entra: si tratta infatti di una proposta avanzata dal Ministro tedesco delle finanze Wolfgang Schäuble al presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker per trovare fondi per fare fronte alla crisi dei migranti.

L’Ue ha infatti promesso alla Turchia 3 miliardi di euro per contenere il flusso migratorio di profughi siriani e iracheni che arrivano in Europa via terra, con la Germania come destinazione più probabile. Ovviamente a questa tassa dovrebbero contribuire tutti gli stati europei, compresi l’Italia.

Secondo indiscrezioni, proprio negli ultimi giorni, il ministro tedesco si sarebbe rifatto sotto con il presidente della Commissione Europea per promuovere ulteriormente il suo progetto. “Wolfgang Schäuble ha già discusso la proposta col presidente Jean Claude Juncker”, avrebbero fatto sapere alcune fonti vicine alla Commissione Europea. Ricordiamo che da parte italiana era invece stata avanzata la proposta di emissione di Eurobond.

Sottolineato come pure in Germania, peraltro, la proposta di Schäuble non sia stata accolta con particolare favore, qualora questa venisse approvata, si tratterebbe dell’ennesima imposta sulla benzina venduta in Italia, già una delle più care in Europa, al pari del gasolio.

Secondo una recente ricerca del Centro Studi Promotor, infatti, all’inizio di marzo solo in Olanda il prezzo al pubblico della benzina era più alto che in Italia mentre per quanto riguarda il gasolio solo Regno Unito, Svezia (peraltro con sistemi monetari diverso dall’Euro) e Malta superavano il Belpaese.

La differenza rispetto al resto d’Europa? Interamente legata al fisco. All’inizio dello scorso mese il prezzo della benzina superava la media europea di ben 22,1 centesimi, dei quali 21,7 imputabili al fisco e 0,4 al prezzo industriale. Situazione ancora peggiore per il gasolio, dove a fronte di un prezzo industriale del diesel addirittura inferiore alla media europea di 2,7 centesimi, il prezzo alla pompa superava la media continentale di 18,6 centesimi a causa di un maggiore carico fiscale di 21,3 centesimi. Oltretutto, dopo il calo di fine febbraio, nelle ultime settimane il prezzo medio di benzina e gasolio è tornato a crescere arrivando a 1,426 euro per la benzina e 1,2333 per il gasolio.

Unica buona notizia, il calo complessivo rispetto a dodici mesi fa: il prezzo medio ponderato del primo trimestre 2016 è infatti notevolmente più basso di quello dell’identico periodo del 2015 (-8% per la benzina e -14,4% per il gasolio), situazione che ha permesso agli italiani di risparmiare complessivamente 1,6 miliardi anche a fronte di un aumento degli acquisti dello 0,7%.