Grazie all’intervento dell’architetto Greg Lynn lo storico stabilimento fondato da Carlo Guzzi nel lontanissimo 1921 a Mandello del Lario (mai trasferito dai tempi) subirà un grande intervento di ristrutturazione e rinnovamento.
Una veste tutta nuova per la Moto Guzzi Mandello, proprio in occasione dell’importante anniversario della fabbrica, che spegnerà il prossimo anno le sue 100 candeline. Il consiglio di amministrazione di Piaggio si è riunito per approvare i conti del terzo trimestre dell’anno e, proprio in quest’occasione, ha approvato anche il progetto di riqualificazione della storica fabbrica. La progettazione è stata affiata all’architetto Greg Lynn, designer statunitense di fama mondiale, anche CEO di Piaggio Fast Forward.
La ristrutturazione prevede dei grandi interventi che mirano a riqualificare ovviamente tutta la fabbrica, per una migliore e longeva conservazione dell’intera area. Si passa quindi dalla ristrutturazione degli uffici a quella della zona dove avviene tutta la produzione, per andare a intervenire anche in tutta l’ala museale, dove troviamo la magnifica esposizione dei modelli di Moto Guzzi in grado di ripercorrere tutte le vicende e la storia emblematica di questa fabbrica che ha portato ricchezza a Mandello e a tutto il circondario del Lago di Como e non solo, a partire dal 1921 a oggi.
Per chi non lo sapesse, la Moto Guzzi nasce proprio grazie all’omonimo Carlo Guzzi (fondatore), che si trasferì da Milano a Mandello del Lario con la sua famiglia, dopo la morte del padre, dove già avevano una casa, che precedentemente veniva usata solo per trascorrere le vacanze estive al lago. Proprio in questo paese Carlo Guzzi si appassiona alle motociclette e matura sempre più dentro di sé la voglia di realizzarne una tutta sua.
La svolta che porta alla nascita della nota azienda avviene durante il periodo in cui Carlo Guzzi partecipa alla Prima Guerra Mondiale come tecnico motorista nell’Aviazione. È proprio qui che incontra Giorgio Parodi, figlio di un ricco armatore genovese, e Giovanni Ravelli, uno dei migliori piloti dell’epoca, con i quali parla del suo sogno. I tre decidono di fondare, al termine della guerra, un’industria motociclistica apportando il capitale di Parodi, la forza propagandistica del pilota Ravelli e le idee tecniche del Guzzi.
Alla fine della Guerra Guzzi e Parodi rientrano e iniziano a pensare al progetto; Ravelli, rimasto in aviazione, purtroppo muore. Guzzi e Parodi decidono di portare avanti comunque il progetto e il 15 marzo 1921, in una via centrale del paese, che ha preso poi il nome di Parodi, nasce la Società Anonima Moto Guzzi, proprio dove ancora oggi sorge lo stabilimento che presto verrà restaurato.