Mick Schumacher sulle orme del padre: commuove il mondo

Il figlio del sette volte campione parla nuovamente della sua voglia di seguire il grande esempio del padre, nella vita e nella carriera in Formula 1

Mick Schumacher ha già fatto parlare di sé in differenti occasioni. Il figlio del sette volte Campione del Mondo Michael Schumacher, ha iniziato la sua carriera seguendo le orme del padre e dello zio. Purtroppo il grande pilota che noi tutti conosciamo, dal 29 dicembre 2013 è allettato a causa di un gravissimo incidente sulle piste da sci a Méribel in cui è rimasto coinvolto e in seguito del quale è stato in coma farmacologico per mesi.

Oggi anche il 23enne è un pilota automobilistico, attivo nel 2021 e 2022 in Formula 1 con la Haas, oltre a essere stato membro dal 2019 al 2022 della Ferrari Driver Academy. Nella carriera del “piccolo” Schumacher ci sono le vittorie in F3 europea, nel 2018, e in Formula 2, nel 2020. Tutto è iniziato nel lontano 2008, alla guida dei kart, quando correva facendosi chiamare Mick Betsch (il cognome della madre), per evitare di attirare l’attenzione, vista la notorietà del padre in tutto il mondo.

La carriera di Mick Scumacher

Come ormai sappiamo, il figlio dell’ex pilota ha deciso di seguire le orme del padre e di intraprendere una brillante (si spera quanto quella del padre) carriera in Formula 1, iniziata – come abbiamo detto – 14 anni fa, nel 2008, con i kart.

Il suo destino pare segnato, non solo per il cognome che porta, ma anche per le grandi qualità che ha già mostrato di avere alla guida, sin dal suo esordio. Ed è così che ormai quasi 4 anni fa, il 19 gennaio 2019, è entrato a far parte della Ferrari Driver Academy. È il 2 aprile 2019 quando fa il suo primo test su un’auto di Formula 1, in particolare si mette alla prova sulla monoposto Ferrari SF90.

Diventa poi pilota titolare del team statunitense Haas dal 2021, per il quale firma un contratto pluriennale. Al suo fianco in squadra corre il russo Nikita Mazepin. Il numero di gara scelto dal giovane Mick Schumacher è il 47, svelando: “Ho deciso di correre con il 47 per diverse ragioni, che ne fanno il mio numero ideale. Il mio numero preferito è il 4. Mi riconosco in tutti i suoi significati: responsabilità, sete di conoscenza, determinazione. Il 7 invece sta per mio padre. È il numero che lui sceglieva sempre ed è anche il totale dei suoi titoli iridati. Il 4 e il 7 sommati compongono un’unione e una connessione tra noi due. E il fatto che la somma delle date dei compleanni della nostra famiglia sia ancora 47 rappresenta per me una conferma di tutto questo”. Quella appena terminata è la seconda stagione corsa in Formula 1, ed è la prima in cui ha iniziato ad accumulare i suoi primi punti mondiali.

Lo scorso anno infatti non aveva ottenuto alcun punto, terminando la stagione arrivando 19esimo nel Campionato piloti. Finalmente qualche riconoscimento da parte del “piccolo Schumi”, che nel 2022 invece guadagna un’ottava posizione nel GP di Gran Bretagna, portandosi a casa i suoi primissimi punti del Campionato Mondiale di Formula 1. In ogni caso, per il prossimo anno, non lo vedremo più correre nel team Haas, al suo posto infatti è stato scelto in pilota Nicolas Hülkenberg, classe 1987, attivo in Formula 1 dal 2010, vanta una grande esperienza nelle corse. La Haas ha salutato quindi l’erede dell’ex Campione iridato, che si dichiara pronto e rientrare a far parte di questo mondo, a cui sente di appartenere sin dalla tenera età.

Le recenti dichiarazioni dell’erede di Schumi

Non è tutto, Mick Schumacher ha concluso anche la sua collaborazione con la Ferrari Driver Academy proprio pochi giorni fa, lo scorso 15 dicembre. La Mercedes lo ha scelto come terzo pilota e collaudatore, collaborerà anche automaticamente con la Williams, vista la partnership tra le due realtà.

Il figlio del sette volte Campione iridato ha rilasciato delle dichiarazioni che hanno commosso il mondo intero. Purtroppo sappiamo bene le condizioni in cui vive il padre ormai da 9 anni, a causa del tragico incidente sugli sci. Per questo, ogni ricordo a Michael è ancora più emozionante e ricco di sentimento per la famiglia, ma anche per il popolo di fan che ancora tifa per lui.

Mick ha deciso di vestire con gli stessi colori del padre (vuole ricordarlo e seguire le sue orme) che, dopo quattro anni dalla fine della carriera in Ferrari, aveva deciso di rientrare nel 2010 con la Mercedes. Mick dichiara: “Significa molto per me lavorare qui. Mio padre ci ha lavorato per tre anni e la sua Mercedes era il prototipo di quella che vediamo ora. Quindi è un orgoglio per me essere qui adesso, sarò in grado di aiutare il team a progredire”.