Green Pass rimodulato: le nuove regole per i trasporti

A partire dal 31 marzo 2022 cambiano le regole: la certificazione verde servirà ancora, ma le restrizioni saranno sempre meno

Stiamo per arrivare al capolinea, si spera. Il 31 marzo 2022, come ben sappiamo, è la data decisa da tempo come fine dello stato di emergenza per la situazione pandemica legata al Covid-19. Dopo un’impennata di casi durante il periodo delle vacanze di Natale, sembra che la situazione oggi sia sotto controllo; il Governo è pronto ad allentare le restrizioni.

Tante le forze politiche che ad oggi chiedono di dire definitivamente addio al Green Pass a partire dal 1° aprile, strumento ritenuto poco efficace da molti, almeno per quanto riguarda il contenimento dei contagi. Ha parlato il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che da tempo si schiera contro la certificazione verde, dichiarando: “Sento ancora la maggioranza che parla di modifiche al certificato verde, come se non fosse evidente a tutti l’inutilità e la dannosità di questo strumento. Il Green Pass non va cambiato, va abolito. E continueremo a batterci e a tenere alta l’attenzione finché questo non avverrà”.

Che cosa succede al settore dei trasporti

Il principio della massima cautela è sempre quello su cui si fonda l’utilizzo del Green Pass, ed è quello che continuano a ripetere i grandi sostenitori. Chi non vuole abolire il certificato verde teme una risalita del numero delle persone contagiate dal Covid. Il Ministro della Salute Roberto Speranza, come ben sappiamo, ha più volte ricordato che non diremo addio al Green Pass da un giorno all’altro, anzi, tutt’altro. L’eliminazione dovrà essere graduale, è quello che sottolinea, e si parla infatti del nuovo Green Pass rimodulato (di cosa si tratta).

Iniziamo dal settore dei trasporti, è molto probabile che già dal 1° aprile non servirà più la certificazione per poter viaggiare su aerei, treni e bus. Anche chi non è vaccinato, quindi, o non ha un certificato di guarigione ottenuto negli ultimi sei mesi, potrà continuare a usare i mezzi pubblici senza restrizioni (si tornerà forse al Green Pass base? Lo vedremo). Questo sicuramente aiuterà la ripresa del turismo, gli attori del settore infatti temono già delle ripercussioni per le vacanze di Pasqua (17 aprile) e si tratta di un comparto che ha subito troppo a causa del Covid, come molti altri, e che ha bisogno di sostegno. Resterà sicuramente attivo l’obbligo di utilizzo di mascherine nei mezzi di trasporto (come in ogni ambiente chiuso, per il momento).

Green Pass sul lavoro: cosa succede

Breve cenno alla situazione dei lavoratori italiani: pare che il Governo non sia assolutamente propenso ad eliminare il Green Pass sul luogo di lavoro. Si teme che, con la fine dello stato di emergenza, molti lavoratori in smart working tornino ad esercitare la propria professione in presenza e che la curva dei contagi si rialzi. Nella famosa road map con cui l’Esecutivo ha deciso che pian piano allenterà le restrizioni (data ultima il 15 giugno, in cui termina anche l’obbligo di vaccinazione per i lavoratori over50) pare proprio che per il momento tutti i lavoratori dovranno continuare ad avere la certificazione verde per recarsi in ufficio, in fabbrica e così via.

Giorgia Meloni sostiene che il calo dei tassi di ospedalizzazione e dei contagi continua ormai da settimane e, per questo motivo, siamo pronti ad eliminare una volta per tutte il Green Pass (attivo ormai da mesi), per far tornare i cittadini ad una normale quotidianità ai cittadini e una maggiore serenità alle attività economiche. Insomma, lei e i sostenitori della sua tesi dichiarano: “Se non c’è più l’emergenza non c’è bisogno di dire alla gente che non ha il diritto di lavorare. In una repubblica democratica fondata sul lavoro è una misura molto forte”. Vedremo quali saranno le decisioni prese entro il 31 marzo, mancano poco più di 20 giorni. Intanto molto probabilmente, a partire dal primo aprile, tutti potranno accedere alle attività di svago e spettacolo all’aperto senza certificazione, anche all’esterno di bar e ristoranti.