Il furbetto del casello: così non pagava il pedaggio

Episodi che hanno quasi dell’incredibile, ma che purtroppo succedono realmente, almeno nel nostro Paese: forse la gente è realmente disperata

La situazione che sta vivendo la popolazione italiana in questo momento non è di certo buona, anzi. C’è un grande disagio, soprattutto a livello economico, dovuto a molteplici fattori: partiamo dal Covid e dal conseguente lockdown, che ha causato una perdita d’occupazione senza precedenti.

Oltre a chi ha perso il lavoro, c’è chi è riuscito a mantenerlo, ma ancora arranca per riprendersi. E in più ci si sono messe ovviamente altre problematiche ad aggravare la situazione: la guerra tra Russia e Ucraina, i costi del carburante alle stelle, il caro vita, le bollette di gas e elettricità a livelli mai visti prima. Insomma, gli italiani sono stremati, le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese, con stipendi che ormai sono diventati bassissimi per sostenere i costi crescenti. In questo scenario chiaramente cresce la criminalità, e c’è chi le prova tutte anche solo per mettere in atto delle piccole truffe che gli consentono di racimolare qualche spiccio.

È il caso della truffa del casello dell’autostrada, portata a termine proprio in Italia, precisamente in Toscana.

La recente scoperta

Una nuova truffa che consente all’ultimo furbetto di farla franca e non pagare la somma richiesta per il pedaggio autostradale. Troppe persone, a causa della crisi, non hanno più soldi e continuano a inventarsi modi per raggirare i sistemi di pagamento, risparmiando. Ci sono infiniti motivi per cui chi è costretto a viaggiare, soprattutto per lavoro, preferirebbe non versare la quota relativa al pedaggio una volta arrivato al casello autostradale, ma è naturalmente impossibile.

Ebbene, in uno scenario così complesso, in cui la gente è disposta anche a truffare colossi della portata dei gestori della nostra rete autostradale, vediamo quali sono gli “imbrogli” che i furbetti riescono a mettere in atto per non pagare.

Che cosa faceva il furbetto dell’autostrada

Nei giorni scorsi, in Toscana, la Polizia Stradale di Siena è riuscita a scoprire il sistema ideato da un automobilista per riuscire a raggirare il casellante. Una vera e propria truffa, per la quale l’uomo è stato denunciato dalle Forze dell’Ordine. Il conducente viaggiava a bordo della sua auto, la Polizia ha scoperto che – per riuscire a truffare il sistema di pagamenti – aveva intuito che smagnetizzando il codice del biglietto di ingresso nell’autostrada, poteva almeno provare a pagare di meno.

Ebbene sì, ogni volta riusciva nel suo intento, senza alcun problema o ripensamento: pagava una cifra decisamente inferiore rispetto a quella realmente dovuta. Come si comportava al casello d’uscita? Una volta arrivato a destinazione, con il biglietto smagnetizzato era impossibile scoprire la stazione d’ingresso in autostrada, e così indicava al casellante quella più vicina possibile.

Fortunatamente le Forze dell’Ordine hanno indagato e hanno scoperto la truffa, denunciando l’uomo che, una volta eseguiti i controlli, si è ritrovato a confessare quanto aveva architettato.

Come abbiamo detto in apertura, purtroppo negli ultimi anni le truffe in Italia sono in costante aumento, i cittadini sono disperati a causa del caro vita, e a volte fanno delle follie per non pagare quanto in realtà dovrebbero, in differenti ambiti. Purtroppo c’è anche chi raggira altri automobilisti, per riuscire a intascarsi somme di denaro indebite. Abbiamo visto pochi giorni fa l’esempio della truffa del lecca-lecca, variante “moderna” della truffa dello specchietto, che purtroppo conoscevamo già molto bene.

La speranza è che questi furbetti vengano sempre scoperti, la raccomandazione è tenere sempre gli occhi aperti.