Free Park, l’uomo che vandalizza le auto in sosta selvaggia

La vera identità di Free Park, dopo tre "interventi" registrati su alcune auto in zona Porta Furba a Roma, resta un vero e proprio mistero

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Davide Raia

Esperto di tecnologia e motori

Editor e copywriter, mi occupo principalmente di tecnologia, in tutte le sue forme, e di motori. Appassionato di viaggi, vivo tra Napoli e la Grecia.

Da un paio di settimane, gli automobilisti di Roma devono fare i conti con Free Park, il “giustiziere” dall’identità ancora ignota che sta marchiando con una bomboletta spray le auto parcheggiate male o in sosta vietata lungo le strade della Capitale. Il misterioso Free Park (il nome deriva dalla scritta lasciata sulla fiancata delle auto “colpite” e che può essere considerata come un’abbreviazione di Free Parking) è già entrato in azione per tre volte, tra complimenti e critiche social.

Almeno tre interventi

Free Park è intervenuto in almeno tre occasioni. La prima, lo scorso 25 giugno “colpendo” un SUV bianco parcheggiato, in modo illecito, in un posto auto riservato ai disabili. La seconda vittima è arrivata subito dopo: una Mazda MX-30 con carrozzeria blu è stata avvistata da Free Park e puntualmente marchiata a causa di un parcheggio non regolare.

Il terzo episodio che ha visto protagonista il misterioso giustiziere degli automobilisti romani risale allo scorso 5 luglio: la “vittima” in questo caso è stata un’auto bianca parcheggiata in seconda fila. Nonostante i tre casi ravvicinanti, per il momento, l’identità di Free Park resta avvolta dal mistero.

L’unica informazione certa in merito al giustiziere è rappresentata dalla sua area di attività: Free Park, infatti, per il momento ha agito sempre in zona Porta Furba. Le ricerche per scoprire la sua identità, quindi, dovranno concentrarsi in quest’area. Per gli automobilisti romani, oltre al problema delle buche, c’è ora una nuova minaccia ma solo in caso di parcheggio irregolare.

Chi è il giustiziere delle auto parcheggiate male?

Per il momento, non ci sono informazioni in merito alla reale identità di Free Park: potrebbe essere un uomo oppure una donna. Non si può escludere che, in realtà, dietro la misteriosa identità del giustiziere si celino più persone, in grado di agire in modo coordinato per lasciare il segno sulle vetture senza farsi avvistare. Al momento, tutte le ipotesi sono valide.

Secondo una ricostruzione di Repubblica, Free Park sarebbe un “signore che sta sempre al baretto lì dietro“, frequentando, quindi, la zona di Porta Furba, nei dintorni tra piazza Quadraretto e Via Marco Decumio. Non ci sono, però, conferme di alcun tipo e, per il momento, l’identità di Free Park resta sconosciuta.

Meglio di una multa?

Free Park è diventato un vero e proprio fenomeno mediatico, con un eco social davvero significativo. Molti utenti hanno espresso un parere positivo in merito all’operato del misterioso giustiziere definendo il marchio sulla carrozzeria delle auto in sosta vietata come “meglio di una multa“.  Il giustiziere è stato definito “eroe” per il suo operato.

Le auto colpite da Free Park si trovavano in situazioni tali da poter ricevere una sanzione amministrativa. Come prevede il Codice della Strada, infatti, l’occupazione di un posto riservato a persone disabili senza il relativo contrassegno comporta una sanzione fino a 672 euro oltre alla decurtazione di 6 punti dalla patente.

Naturalmente, anche il parcheggio in seconda fila o fuori dalle aree contrassegnate dalle strisce fa scattare una sanzione. Probabilmente, però, gli automobilisti colpiti da Free Park avrebbero preferito pagare la multa visto che il costo per cancellare la “firma” del giustiziere romano con una riverniciatura della carrozzerai potrebbe essere più alto.