La Ferrari è sotto attacco: cos’è successo

Una richiesta di riscatto è arrivata direttamente all’azienda, la Ferrari è sotto attacco, ma decide e dichiara di non cedere alle minacce dei criminali

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Laura Raso

CONTENT EDITOR, AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

La notizia è di ieri sera, in casa Ferrari è arrivata una minaccia: la richiesta di riscatto per alcuni dati di contatto dei clienti. L’azienda ha deciso e dichiarato esplicitamente che non ha alcuna intenzione di cedere alla richiesta ricevuta.

Non accoglierà quindi quanto richiesto, la società spiega brevemente il motivo: “Acconsentire a simili richieste finanzierebbe attività criminali e permetterebbe agli autori delle minacce di perpetuare i loro attacchi”. Non si registra alcuna conseguenza e nessun impatto sull’operatività dell’azienda.

L’indagine con una società di cyberiscurezza

La Casa di Maranello ha spiegato immediatamente: “Dopo aver ricevuto tale richiesta, abbiamo immediatamente avviato un’indagine in collaborazione con una società di cybersicurezza leader a livello mondiale. Inoltre, abbiamo informato le autorità competenti e siamo certi che faranno tutto quanto in loro potere nello svolgimento delle indagini. In linea con la propria policy aziendale, Ferrari non accoglierà nessuna richiesta di riscatto in quanto acconsentire a simili richieste finanzierebbe attività criminali e permetterebbe agli autori delle minacce di perpetuare i loro attacchi. Nella convinzione che la migliore linea d’azione sia quella di informare la nostra clientela, abbiamo notificato ai nostri clienti la potenziale esposizione dei loro dati e la natura dell’evento”.

Una mossa intelligente e molto apprezzata. Ferrari – nel comunicato stampa speciale – ci tiene a sottolineare che “affronterà molto seriamente il tema della confidenzialità dei propri clienti e comprende l’importanza di quanto accaduto. Abbiamo collaborato con esperti per rafforzare ulteriormente i nostri sistemi, della cui solidità siamo fiduciosi. Possiamo inoltre confermare che la violazione non ha avuto alcun impatto sull’operatività della nostra azienda”.

La notizia

La notizia ufficiale è arrivata direttamente da Ferrari nella tarda serata di ieri, lunedì 20 marzo 2023. Dopo aver allertato e informato le autorità competenti, la Casa di Maranello ha voluto spiegare quanto accaduto e rassicurare tutti i clienti.

Ha chiarito anche che purtroppo non è la prima volta che la società subisce attacchi informatici, anche se non paragonabili a questo appena ricevuto. Come possiamo tutti immaginare, Ferrari fa molta gola ai cyber criminali, non c’è alcun dubbio a riguardo.

I malviventi che navigano sul web sono attratti dalle informazioni che la Casa di Maranello potrebbe fornire, in questo caso erano interessati ai dati di contatto dei clienti, ma in generale sono molto attratti dai prodotti, dai brevetti, dai disegni, tutti molto preziosi.

Anche molte altre società hanno subito di recente attacchi simili, i cyber criminali non si fermano. Ma al contrario di quello che è accaduto in altre realtà, Ferrari ha deciso di non fermare l’operatività, spiegano infatti che “la richiesta di riscatto non riguarda l’attività dell’azienda, che prosegue regolarmente”.

Ferrari ha avviato subito l’indagine con una società di cybersicurezza leader a livello mondiale. Inoltre – come ha spiegato la società stessa – “abbiamo informato le autorità competenti e siamo certi che faranno tutto quanto in loro potere nello svolgimento delle indagini”. Il bersaglio dei pirati informatici sono stati i clienti, immediatamente informati da parte della Casa di Maranello. E infine la società ha concluso: “Abbiamo collaborato con esperti per rafforzare ulteriormente i nostri sistemi, della cui solidità siamo fiduciosi. Possiamo inoltre confermare che la violazione non ha avuto alcun impatto sull’operatività della nostra azienda”.