FCA: sarà fusione tra Fiat e Chrysler. Non superata la quota di recesso

Via libera alla fusione tra Fiat e Chrysler: la quota del recesso resta sotto i 500 milioni

Si farà la fusione tra Fiat e Chrysler che darà vita alla FCA: la casa torinese ha infatti reso noto tramite una nota ufficiale che non verrà superata la soglia dei 500 milioni di euro per l’esercizio del diritto di recesso azionario, previsto dalla legge per le fusioni transfrontaliere.

“Fiat sta completando l’abbinamento delle comunicazioni ricevute con le relative certificazioni fornite dagli intermediari e prevede di completare tale processo e comunicare al pubblico il numero di azioni per le quali il diritto di recesso è stato validamente esercitato entro giovedì 4 settembre – si legge nel comunicato – Sulla base delle comunicazioni e delle certificazioni ricevute, Fiat ha stabilito che il limite di 500 milioni di euro non è stato superato. Fiat ritiene inoltre che anche se tutte le comunicazioni e conferme ancora da abbinare fossero abbinate, il numero massimo di azioni per le quali il diritto di recesso è stato validamente esercitato comporterebbe una esposizione complessiva inferiore al limite”.

“Il termine per la proposizione delle opposizioni dei creditori scadrà il 4 ottobre 2014 (60 giorni dalla data del deposito del verbale dell’Assemblea). Fiat ritiene che non sussista alcun rischio di pregiudizio per i creditori e non prevede di conseguenza che il processo per l’opposizione dei creditori impedisca il tempestivo completamento della Fusione intorno alla metà del mese di ottobre”, prosegue la nota.

Soddisfazione prevedibile da parte dell’ad Sergio Marchionne: “Le recenti stravaganze dei mercati azionari e l’andamento delle azioni Fiat negli ultimi giorni hanno aggiunto a questo processo un grado di complessità inatteso e, a mio modo di vedere, ingiustificato – ha commentato il dirigente – Mi rassicura il fatto che la stragrande maggioranza dei nostri azionisti abbia scelto di continuare nel proprio impegno di azionisti fedeli. La loro fiducia ed il loro sostegno al piano strategico che abbiamo delineato per i prossimi cinque anni hanno importanza decisiva in questo momento, in cui entriamo in una fase di realizzazione che migliorerà drasticamente il posizionamento di mercato del nostro Gruppo e dei nostri marchi”.

Ricordiamo che dopo l’approvazione data dall’Assemblea dei soci ai primi di agosto, era subito emerso il rischio recesso, tanto che in Borsa le azioni della Fiat avevano perso fino al 7%. Di ben altro segnale, ovviamente, le reazioni sul mercato dopo la nota diffusa dalla società in mattinata, con il titolo che è volato in apertura fino al 3%, assestandosi poi intorno all’1.95% per una quota intorno ai 7.7 euro.

La nuova società FCA, acronimo per Fiat Chrysler Automobiles, avrà la sede ‘fisica’ a Londra mentre quella legale sarà in Olanda. La quotazione a Wall Street è prevista per ottobre.