La notizia circolava negli ambienti finanziari da qualche tempo e, dopo la quotazione a Wall Street di FCA, è diventata realtà: nel 2015 Ferrari sarà scorporata dall’azienda italo-americana e verrà quotata autonomamente in borsa, sicuramente a Wall Street e ni un’altro mercato europeo. La casa del cavallino Rampante, attualmente controllata per il 90% dalla FCA (il 10% appartiene a Piero Lardi Ferrari), verrà scorporato dal gruppo italo americano con un’offerta pubblica per una quota del 10% del capitale. Il ricavato di tale quotazione finirà nelle casse della stessa FCA.
Il restante 80% della Ferrari verrà distribuito dalla FCA ai soci. In ogni caso, al termine dell’operazione, la Exor, la finanziaria ‘cassaforte’ della Famiglia Agnelli – dovrebbe detenere una quota della Rossa inferiore al 30% ma una quota superiore dei diritti di voto.
“Il cda sostiene la convinzione del management che quest’operazione rappresenti per Fca la scelta migliore per supportare il successo del Gruppo nel lungo termine e nel contempo rafforzare significativamente la struttura del capitale di Fca – il commento di Sergio Marchionne, ad di FCA – Con l’intento di rafforzare il Piano 2014-2018 e di massimizzare il valore dei nostri business per gli azionisti, è appropriato che noi perseguiamo percorsi separati per Fca e Ferrari“.
“Sono felice di questo nuovo passo in avanti nella strategia di sviluppo di Fca. Insieme alla recente quotazione delle azioni di Fca sul Nyse, la separazione di Ferrari preserverà la rinomata tradizione italiana e la posizione unica del business di Ferrari consentendo agli azionisti di Fca di continuare a beneficiare del valore intrinseco di questo business”, le parole del presidente della FCA, John Elkann.
Contemporaneamente FCA ha collocato in borsa oltre 100 milioni delle proprie azioni e ha varato un prestito convertendo circa 2.5 miliardi di dollari (intorni ai 23 milioni di euro). In totale, nelle casse della società italo-americana dovrebbero finire più di 3 miliardi di dollari.
Le decisioni relative alla ricapitalizzazione del gruppo FCA sono arrivate dal CdA tenutosi a Londra: al momento la Borsa italiana ha risposto positivamente alle scelte dell’azienda, il cui titolo è volato a Piazza Affari fino al 5%.
Ricordiamo che i marchi di lusso del gruppo FCA hanno registrato una notevole crescita nel terzo trimestre del 2014: Ferrari ha ha registrato ricavi 662 miliardi, con un aumento del 24% mentre Maserati ha incassato 652 milioni.