I gruppi Fca e Psa hanno raggiunto l’accordo per la fusione. La nuova società sarà il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro. Il gruppo genererà sinergie annuali che a regime sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti in conseguenza dell’operazione e con un flusso di cassa netto positivo già nel primo anno.
Entro un anno quindi potremo vedere finalmente l’operazione concretizzarsi, il Memorandum riassume tutte le comunicazioni ufficiali che sono state diffuse il 31 ottobre ma non citerà alcun dettaglio sulle fabbriche, sulle sinergie, né sulla produzione e sui vari modelli. Solamente dopo l’accordo si comincerà a parlare di tutto ciò.
Per lo Stato francese quest’operazione “ha senso” perché, secondo alcune fonti del Ministero dell’Economia “permette di costruire un nuovo campione di statura mondiale per rispondere alle sfide della mobilità sostenibile”. Ben cinquanta persone suddivise in nove gruppi guidati da Doung Ostermann, tesoriere e direttore delle operazioni di Fca, e da Olivier Bourges, direttore dei programmi e delle strategie di Psa, hanno definito le linee del Memorandum.
La fusione vale 50 miliardi e permetterà la creazione del quarto gruppo mondiale dell’auto, si tratterà di una società paritetica 50% Fca e 50% Psa, sarà quotata a Milano, a Wall Street e a Parigi e avrà sede in Olanda. Torino, Parigi e Auburn Hills saranno le sedi operative. Carlos Tavares e John Elkann saranno alla guida del gruppo, rispettivamente amministratore delegato e presidente.
Nel consiglio di amministrazione ci saranno cinque rappresentanti dei soci Fca e cinque rappresentanti dei soci Psa, Tavares sarà l’undicesimo consigliere, con un mandato iniziale della durata di cinque anni. Mike Manley oggi è l’amministratore delegato di Fca, ma non sappiamo ancora il ruolo che ricoprirà dopo la fusione con Psa, dovrebbe ovviamente continuare a lavorare con Tavares. Pare che nessuno stabilimento chiuderà e che le sinergie annuale a brevi termine siano stimate e circa 3.7 miliardi di euro.
Non si ancora con certezza che fine faranno i cinesi di Dongfeng, visto che nelle scorse settimane hanno parlato anche della possibilità di uscire dall’azionariato di Psa, il loro ruolo quindi rimane sicuramente da capire e definire. Prima di arrivare alla fusione finale e decisiva Fca prevede un dividendo speciale per i suoi azionisti, di circa 5.5 miliardi di euro e della partecipazione in Comau. Peugeot invece ai propri azionisti darà il 46% di Faurecia, società controllata di componentistica.