Assistiamo ormai da tempo alle vicende dei due grandi colossi del mondo auto, FCA e PSA, che si uniranno presto in una fusione volta a creare un grandioso gruppo per il settore automotive; oggi arrivano altre notizie importanti.
L’annuncio delle due società è che non distribuiranno dividendo ordinario nel 2020, lo dicono in una nota nel quale comunicano che la fusione va avanti e sottolineano anche che “sarà completata nei tempi previsti, prima della fine del primo trimestre del 2021, subordinatamente al soddisfacimento delle closing conditions d’uso”.
Sono stati i consigli di amministrazione di FCA e PSA a prendere la decisione di non distribuire nel 2020 un dividendo ordinario a valere sull’esercizio 2019, la causa, come è stato spiegato, è da imputare all’impatto dell’attuale emergenza dovuta al Covid-19. I due grandi gruppi hanno poi spiegato “che le attività in preparazione della fusione 50/50 annunciata nel dicembre del 2019 procedono positivamente, compresi gli adempimenti per l’approvazione da parte delle Autorità antitrust ed altre Autorità”.
Per questi motivi quindi ci si attende che la fusione sia completata nei tempi previsti. Nella comunicazione delle due società si legge comunque, ed è corretto sottolinearlo, che si tratta di dichiarazioni previsionali. In particolare, relative alla performance finanziaria futura e le aspettative di FCA e di PSA “relativamente al raggiungimento di determinati obiettivi in date future o in periodi futuri. I risultati potrebbero differire significativamente da quelli contenuti nelle dichiarazioni previsionali a causa di una molteplicità di fattori”, primo tra tutti l’impatto dell’epidemia di Covid-19 che sta cambiando molte cose in questi mesi.
A gennaio avevamo già parlato della fusione tra FCA e PSA, sapevamo che quest’anno sarebbero state ultimate tutte le pratiche per la realizzazione della fusione tra le due grandi società, che porterà alla creazione del quarto gruppo mondiale nel settore dell’automotive.
Nel corso di tutto il 2019 abbiamo visto i vari incontri e scontri inerenti alla fusione, un’unione annunciata a dicembre dello scorso anno. I manager delle due importanti aziende, una volta terminato il periodo delle festività natalizie, si erano messi subito all’opera per organizzare l’agenda dei vari incontri utili alla stipula delle fasi finali dell’accordo. Ora non ci resta che aspettare, come si legge nella nota “le Parti non si assumono alcun obbligo di aggiornare o emendare pubblicamente le dichiarazioni”, ma noi attendiamo sviluppi.