L’Europa apre al biocarburante italiano

È probabile che i biocarburanti proposti dall’Italia in Europa non siano stati scartati come si pensava, nelle prossime settimane potremmo vedere delle novità

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Come abbiamo visto nei giorni scorsi, dopo mesi e mesi di dubbi e incertezze, l’Europa è finalmente arrivata al voto positivo per la sua proposta di bloccare la vendita di veicoli a benzina e diesel dal 2035. È stata accettata la deroga della Germania, che ha chiesto di poter continuare a usare i motori termici, esclusivamente alimentati con e-fuel.

Anche sugli e-fuel ci sono molto dubbi, sulla loro reale sostenibilità e sui costi – che probabilmente non saranno accessibili alla maggior parte dei cittadini – ma vedremo come si metteranno le cose. Intanto quello che dobbiamo ricordare è che anche l’Italia ha proposto una deroga, ma non è stata accettata: quella sull’utilizzo dei biocarburanti.

Biocarburanti Italiani: c’è speranza

Se fino a poche ore fa pensavamo che la partita sui carburanti italiani fosse ormai persa e chiusa, ora dobbiamo ricrederci. Pare infatti che questa tipologia di fonte di alimentazione proposta dall’Italia per i veicoli dopo il 2035 possa essere presa in considerazione. Il Commissario Comunitario per l’Energia – Kadri Simson – ha infatti dichiarato durante l’intervista a RaiNews 24: “Sì, i biocarburanti sono un argomento che verrà trattato. Noi sosteniamo le iniziative al riguardo, è mia responsabilità sostenere i produttori, il supporto c’è ed è forte”.

Buona notizia per l’Italia, promotrice dei biocarburanti, parole che sembravano ormai impossibili da sentire, almeno per ora. Il nostro Paese punta fortemente su questa tipologia di carburante, ma dopo il voto al regolamento UE aveva dovuto fare un passo indietro, visto che l’Europa si è appunto dichiarata aperta solo ed esclusivamente agli e-fuel, i carburanti sintetici proposti invece dalla Germania.

La premier Giorgia Meloni si batte per i biocarburanti

Lo abbiamo visto già nei giorni scorsi, Giorgia Meloni e il Governo non si arrendono alla decisione dell’Europa. Hanno da subito fatto capire la profonda insoddisfazione per quanto deciso dall’UE. C’è da dire che hanno dichiarato di essere comunque soddisfatti, perché i motori termici potranno continuare a vivere e funzionare anche dopo il 2035, purché alimentati da e-fuel.

Che cosa ne pensa il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso? Ha dichiarato: “Quanto affermato dalla commissaria Simson evidenzia e rafforza la svolta impressa dal governo italiano nella trattativa sull’automotive. Si afferma il principio della neutralità tecnologica e quindi anche del biocombustibile. La strada del motore endotermico si allarga ogni giorno di più. Finalmente prevale la ragione sull’ideologia”.

La commissaria Simson è stata intervistata da RaiNews e, in quell’occasione, ha spiegato quanto segue: “È stato negoziato a lungo ed è stato raggiunto. Ora la Commissione aiuterà gli stati membri a mettere in atto le misure. Personalmente, ritengo che i veicoli elettrici saranno presto molto competitivi. Comunque, la normativa era necessaria affinché tutti si muovessero nella stessa direzione. Perché un mercato unico e unito va a favore dei consumatori”.

E quindi, se inizialmente non sembrava assolutamente possibile, la vittoria della Germania sugli e-fuel ha invece dato una possibilità anche all’Italia, e la proposta sui biocarburanti – col tempo – potrebbe essere accettata. Solo nei prossimi mesi potremo davvero sapere che cosa succederà realmente e come si muoverà l’UE, anche perché ovviamente la via che verrà battuta maggiormente sarà quella del 100% elettrico.