Gli errori più comuni del quiz patente

I quiz di patente sono da sempre un grande ostacolo per gli italiani, quali sono in assoluto i maggiori errori commessi all’esame

Abbiamo visto nei giorni scorsi che l’esame di teoria per il conseguimento della patente cambia, le domande diminuiscono infatti da 40 a 30, il tempo a disposizione anche, passando da 30 a 20 minuti. Gli errori consentiti per il superamento del test oltretutto saranno solo 3 e non più 4. E il test di teoria continua ad essere un grande ostacolo per tutti gli aspiranti conducenti in Italia.

In una recente analisi di Autoscout24, un questionario di 20 domande (ovviamente scegliendole tra quelle proposte nei test dal Ministero) è stato sottoposto a 3.100 automobilisti con la patente da almeno 5 anni. Erano tollerati solo 2 errori al massimo e solamente il 10% delle persone oggi supererebbe nuovamente l’esame per ottenere la sua licenza di guida. I soggetti interrogati infatti hanno risposto correttamente a 16,4 domande su 20.

Piemontesi e pugliesi sono stati i migliori a rispondere, in fondo alla classifica invece abruzzesi e friulani. Ma quali sono gli errori più comuni? Gli argomenti che fregano gli italiani? Limiti di velocità, incroci e segnaletica. Confusione totale su queste tematiche, che mandano in crisi gli automobilisti. Il divieto di fermata, ad esempio, non è stato riconosciuto da ben il 75% delle persone sottoposte al test. Il 60% non era in grado di rispondere alle domande sui limiti di velocità, e più del 40% degli intervistati fa fatica a capire quale comportamento deve tenere agli incroci (qui le novità sull’esame teorico).

Gli esperti del settore purtroppo confermano che con il tempo si dimentica. E ritengono che sarebbe necessario fare una sorta di aggiornamento ogni 5 anni, un corso senza esame finale, ma almeno per rinfrescare la memoria su una tematica così importante. Perché fare degli errori su strada, poi, può costare la vita a parecchie persone.

Pietro Risiti, presidente di Confarca Napoli e istruttore dal 1995, conferma il problema e sostiene: “In Italia l’attesa media per la patente è di sei mesi ma può arrivare anche a un anno. La carenza di esaminatori ormai è drammatica. A Napoli abbiamo ricevuto rinforzi e per questo oggi la coda è ‘solo’ di 4 mesi. Il problema è che non fanno assunzioni. Questo cambiamento temo vada nella direzione di evitarle. Il problema esploderà. Perché con esami di teoria più veloci avremo più candidati che poi dovranno affrontare le lezioni di guida”.