Elon Musk torna in Cina e visita la giga factory di Tesla

Il ritorno del CEO di Tesla in Cina dopo gli anni difficili del Covid, Elon Musk ha intenzione di rilanciare il suo brand vista l’agguerrita concorrenza

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Le restrizioni anti-Covid non hanno permesso a Elon Musk di tornare in Cina in questi anni. Il CEO ha così deciso di riatterrare in terra asiatica, dopo la lunga assenza, nei giorni scorsi, a bordo del suo jet privato, per tornare a parlare di affari anche oltreoceano.

Elon Musk si è incontrato con il Ministro degli Esteri Qin Gang, che ha sottolineato (secondo le dichiarazioni riportate dall’ANSA) quanto per la Cina sia importante la recente opera di “ringiovanimento della nazione a tutto tondo attraverso la modernizzazione, un alto livello di apertura verso l’esterno e la creazione di un migliore ambiente commerciale, orientato al mercato e allo stato di diritto per le imprese di tutti i Paesi, inclusa Tesla”.

I rapporti tra la Cina e gli Stati Uniti

Il Ministro degli Esteri Qin Gang è inoltre tornato a ribadire che, rispetto ai rapporti con gli Stati Uniti, lo sviluppo cinese “è un’opportunità” e che “una relazione sino-americana sana, stabile e costruttiva non è vantaggiosa solo per i due Paesi ma per il mondo intero”.

Non abbiamo in mano tutti i dettagli relativi alle discussioni tra Elon Musk e il Ministro Qin, ma ha riferito il pensiero del magnate sudafricano, che ha sottolineato: “Il popolo cinese è laborioso e intelligente, gli interessi dell’America e della Cina si intrecciano come gemelli siamesi, inseparabili l’uno dall’altro. Tesla si oppone al disaccoppiamento e alla rottura delle catene degli approvvigionamenti ed è disposta ad espandere la propria attività in Cina e a condividere le opportunità di sviluppo del Paese”.

Il mercato cinese per Tesla

La Cina è il secondo mercato più grande di Tesla e Elon Musk ci tiene a tenere buoni rapporti con Pechino, ha sempre cercato infatti di evitare le tensioni tra Cina e USA sulla tecnologia e di adeguare i prezzi delle auto elettriche in un contesto macroeconomico più difficile.

Elon Musk, è ben noto, non ha solo Tesla tra le sue proprietà di valore. Non dimentichiamo infatti che è possessore di un vero e proprio impero tecnologico e industriale. Citiamo Twitter, ne avevamo seguito l’acquisizione, ma anche SpaceX, Starlink, OpenAI e Neuralink. Musk è un gran magnate, uno degli uomini più ricchi al mondo.

E non sfugge alla Cina nemmeno l’annuncio della candidatura di Ron DeSantis su Twitter alle presidenziali 2024, anche questo con il coinvolgimento di Elon Musk. Le autorità di regolamentazione cinesi hanno vietato agli operatori nazionali di “infrastrutture informative critiche” di acquistare i chip da Micron (USA) per paure sulla sicurezza nazionale. A Shanghai c’è la fabbrica di Tesla più grande in assoluto per la produzione di auto elettriche, e nei mesi scorsi la Casa di Palo Alto ha anche parlato della volontà di realizzare un nuovo impianto produttivo con lo scopo di produrre i sistemi di accumulo di energia Megapack.

Elon Musk ha fatto quindi una breve tappa a Pechino, per poi spostarsi anche a Shanghai, andando in visita alla Gigafactory della compagnia di auto elettriche. E il vicepresidente della compagnia, Tao Lin, ne ha dato comunicazione ufficiale sui suoi profili social.