
Come abbiamo visto alcuni giorni fa, il fondo per gli Ecobonus auto in Italia è stato rifinanziato, l’Esecutivo ha deciso di mettere a disposizione altri 100 milioni di euro per tutti i cittadini interessati all’acquisto di vetture a zero e basse emissioni. In realtà, molto meno di quello che prevedevano le prime bozze del dl (300 milioni), ma è stata sicuramente una ‘mossa’ apprezzata.
Questa nuova misura è stata proposta dal Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ed è stata inserita nel decreto fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri. Oggi però in arrivo un'altra grande novità, per la prima volta viene imposto questo 'paletto' alle famiglie italiane. La Commissione Ambiente e Trasporti della Camera ha infatti approvato un emendamento al dl Infrastrutture, che va a limitare gli incentivi per l’acquisto di auto ibride e elettriche (grande boom oggi nel Bel Paese): potrà accedere all’Ecobonus solo ed esclusivamente un componente per ogni nucleo familiare.
A tutti i requisiti già in atto, si aggiunge ora anche questo. Il resto non cambia:
- per accedere all’Ecobonus l’Isee non può superare i 30.000 euro;
- l’incentivo viene applicato alle auto che hanno un prezzo di listino inferiore a 30.000 euro e pari al 40% delle spese sostenute per l'acquisto in Italia, anche in locazione finanziaria, entro e non oltre il 31 dicembre 2021.
Previsto anche un limite complessivo massimo di spesa di 20 milioni di euro per l'anno 2021. Non è tutto, è stata approvata anche un’altra modifica, che mira sempre alla sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente. Gli autobus più inquinanti alimentati a benzina e gasolio in Italia, dal prossimo mese di giugno, verranno sostituiti gradualmente con altri mezzo su gomma “ad alimentazione alternativa”, questa la decisione ufficiale. Dal parco circolante del trasporto pubblico verranno immediatamente ‘mandati in pensione’ prima di tutto i veicoli Euro 1, seguiranno poi gli Euro 2 (entro gennaio 2023) e gli Euro 3 (entro il 2024).
Altre due le proposte che però ancora non sono state approvate:
- una chiede il divieto di affliggere su veicoli e strade ogni pubblicità che possa avere contenuti violenti, sessisti, offensivi o lesivi “del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso, dell’appartenenza etnica o discriminatori”;
- l’altra invece mira ad istituire una Giornata Nazionale per ricordare tutte le vittime degli incidenti stradali, e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sicurezza nel trasporto. La data proposta per la ricorrenza è l’8 ottobre.