E-fuel: cosa sono i combustibili sintetici

Nel dibattito per lo stop ai motori termici in Europa dal 2035, oggi guadagnano un ruolo fondamentale gli e-fuel: che cosa sappiamo a riguardo

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Uno dei temi di cui abbiamo parlato maggiormente dall’inizio del 2023 è quello legato allo stop ai motori termici nell’Unione Europea a partire dal 2035. Troppi i dubbi e tanti anche i pareri contrari, sia da parte di alcuni Paesi membri, che da parte delle Case automobilistiche.

E quindi domani – martedì 28 marzo 2023 – si arriverà finalmente al voto, dopo che la Germania ha richiesto a gran voce la deroga per l’utilizzo dei motori termici alimentati con e-fuel. Ci sono anche diversi produttori di auto che puntano su questa tipologia di carburanti, che permetterebbero di allungare la vita ai veicoli che circolano oggi sulle nostre strade.

Ma a proposito di e-fuel, non tutti la pensano allo stesso modo.

L’accordo in Europa

Germania ed UE sembrano aver trovato l’accordo, si passa domani al voto. Lo ha annunciato Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Europea, su Twitter, come abbiamo visto poco fa. Lo stesso ha dichiarato: “Lavoreremo ora per ottenere quanto prima l’adozione delle norme in materia di CO2 per il regolamento sulle autovetture e la Commissione darà seguito rapidamente alle misure giuridiche necessarie per attuare il considerando 11”, riferendosi al paragrafo in cui è prevista l’ormai nota deroga per i carburanti sintetici dallo stop alla vendita dei veicoli a benzina e diesel in UE dal 2035.

Perché gli e-fuel sono i carburanti del futuro

Volker Wissing, Ministro dei Trasporti in Germania, dichiara: “I veicoli dotati di motore a combustione possono essere immatricolati dopo il 2035 se utilizzano solo carburanti neutri in termini di emissioni di CO2”.

Ed è proprio qui che assumono un ruolo fondamentale gli e-fuel, carburanti che hanno le medesime caratteristiche di quelli tradizionali, ma che vengono prodotti in modo sostenibile, usando elettricità o energia rinnovabile.

La produzione di questa tipologia di carburante inquina meno, le emissioni nocive future sono pari alla quantità prelevata dall’atmosfera per produrre il carburante, e quindi complessivamente CO2 neutro. Per questo motivo alcune Case automobilistiche puntano sì sull’elettrico, ma anche sugli e-fuel come alternativa, che oltretutto consentirebbe di allungare la vita ai motori termici.

Come si producono gli e-fuel

E-fuel sta per electrofuel: carburante sintetico, liquido o gassoso, realizzato grazie a un apposito processo di elettrolisi dell’acqua, che consente di scomporla nei suoi elementi base – idrogeno e ossigeno – e sintesi di CO2, che viene presa nell’aria.

Le caratteristiche degli e-fuel sono simili a quelle dei corrispondenti combustibili tradizionali, per questo sono considerati l’alternativa ideale, compatibile con l’attuale infrastruttura di trasporto, distribuzione e stoccaggio, e con i sistemi di utilizzo finale.

Gli e-fuel possono garantire riduzioni di emissioni di CO2 molto importanti, in relazione ai rispettivi combustibili tradizionali a base fossile. Se vogliamo analizzare le differenze tra e-fuel e combustibili tradizionali, possiamo dire che le emissioni dirette di CO2 che si producono durante la fase di combustione degli e-fuel sono compensate dal credito accumulato in fase di cattura della CO2 che viene usata per la sintesi del combustibile.

Questa cattura può essere fatta direttamente dai gas esausti, dall’upgrading del biogas o per estrazione dall’atmosfera. L’uso degli e-fuel al posto dei combustibili tradizionali, oltre a ridurre le emissioni di gas climalteranti, sembra poter assicurare grandi benefici dal punto di vista della qualità dell’aria.

È da sottolineare che l’utilizzo di questi combustibili sintetici molto probabilmente non eliminerà completamente le emissioni inquinanti nell’atmosfera, ma le molecole potrebbero avere delle caratteristiche migliori in fase di combustione.

L’Italia chiede la deroga agli e-fuel

L’Italia segue le orme della Germania, ma in realtà viene tagliata fuori dalle nuove decisioni prese a livello comunitario, o almeno, così pare al momento. Possiamo dire infatti che l’accordo che finalmente hanno raggiunto i tedeschi e la Commissione Europea sullo stop ai motori termici dal 2035, con deroga per gli e-fuel, è svantaggioso per l’Italia, che invece vorrebbe ottenere il via libera sui biocarburanti.

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato la questione alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. E a tale proposito ha anche sottolineato che, nel caso non dovesse ottenere la famosa deroga per i biocarburanti, allora l’Italia continuerà a essere contro lo stop ai motori termici in Europa dal 2035, finché le cose non cambieranno. Non ci resta che attendere che cosa succederà nelle prossime ore.