“L’Epifania tutte le feste si porta via”, smontati gli alberi di Natale e smaltiti i panettoni, ci ritroviamo con un nuovo Dpcm che chiarisce le regole per gli spostamenti dal 7 al 15 gennaio 2021, sempre volte a contenere la diffusione del Coronavirus.
Innanzitutto rimane attivo il coprifuoco dalle 22 alle 5, continua il divieto di spostamenti fra le regioni, il sabato e la domenica torniamo tutti in zona arancione. Fino al 15 gennaio, chi vuole fare rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, lo può fare; divieto invece per gli spostamenti verso le seconde case che si trovano in un’altra regione o provincia autonoma.
Nel week end (9 e 10 gennaio) tutta l’Italia è in zona arancione, a parte le regioni in cui si continuano invece a applicare le misure da zona rossa. Questo significa che ci si può spostare solo dai comuni che non hanno più di 5.000 abitanti e per una distanza che non supera 30 km dai confini; assolutamente vietati gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. In zona arancione sono ammessi gli spostamenti all’interno del proprio comune (vedi tutte le regole) senza motivazione e senza obbligo di autocertificazione. Questo vale quindi sia per chi esce per fare sport e sia per chi deve fare ogni altra commissione.
Nelle regioni che invece si trovano ancora in zona rossa, nei giorni 9 e 10 gennaio è possibile spostarsi, ma solo nel proprio comune, verso una sola abitazione privata una volta al giorno, con coprifuoco dalle 22 alle 5, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle conviventi. I minori di 14 anni si possono spostare con chi esercita la loro potestà genitoriale, lo stesso le persone disabili o non autosufficienti conviventi. Chi abita nei comuni che non hanno più di 5.000 abitanti si può spostare per una distanza non superiore a 30 km, mai verso i capoluoghi di provincia.
Come sempre chi non rispetta le norme è soggetto a sanzioni amministrative da un minimo di 400 euro a un massimo di 1.000 euro. Se la violazione avviene a bordo di un veicolo, allora la sanzione aumenta di un terzo del valore. I negozi che non rispettano le regole rischiano la chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni. Massima attenzione anche a chi deve rispettare la quarantena, fondamentale per evitare la diffusione del Covid-19. Chi la viola rischia l’arresto da 3 a 18 mesi e una multa che può andare da un minimo di 500 euro a un massimo di 5.000 euro.