
Il caro benzina è una delle problematiche che, insieme al caro energia e altri disagi e crisi, ha sconvolto il nostro Paese nel 2022. Anche quest’anno la situazione italiana rimane preoccupante, i prezzi alla pompa continuano a salire e oltretutto il Governo ha eliminato l’unica misura volta a contenere gli aumenti, ovvero il taglio delle accise.
Oggi avanzano le proteste dei benzinai e degli attori del settore, a causa del decreto Trasparenza, che impone l’esposizione dei prezzi medi regionali del carburante in ogni stazione di servizio. Molti ritengono che la cosa sia, oltre che inutile, anche penalizzante per il settore e che il Governo stia solo facendo “scarica barile”.
Dobbiamo dire inoltre che, come ha dichiarato il colonnello Alberto Nastasia, capo Ufficio tutela uscite e mercati del Comando generale della Guardia di Finanza: "Nel corso del 2022 i reparti della Guardia di Finanza hanno seguito 5.187 interventi in tema di trasparenza dei prezzi dei carburanti, contestando 2.809 violazioni alla relativa disciplina, di cui 717 per mancata esposizione o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 2.092 per violazioni agli obblighi di comunicazione”.
Con l’inizio del 2023 la Finanza ha ricevuto dal Governo il compito di aumentare i controlli e le ispezioni.
I controlli a gennaio 2023
Il colonnello continua: “Nel solo mese di gennaio sono stati eseguiti 2.518 interventi, contestando 989 violazioni alla disciplina prezzi, di cui 341 per mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 648 per omessa comunicazione al Ministero”.
“Il 10 gennaio 2023 è stata disposta un'intensificazione di controllo sui prezzi del carburante mediante un piano di interventi che è tuttora in corso ed è mirato nei confronti di soggetti inottemperanti all'obbligo di comunicazione al Mimit della variazione dei prezzi praticati a partire dal primo gennaio 2023”. Secondo lo stesso colonnello sono “inadempienti cronici, ossia che non provvedono sistematicamente agli obblighi in rassegna o hanno comunicato prezzi significativamente superiori rispetto al valore medio di riferimento”.
I prezzi del carburante oggi in Italia
Riportiamo i dati comunicati da Staffetta Quotidiana sull’andamento dei prezzi alla pompa in Italia. Assistiamo al secondo ribasso consecutivo per le quotazioni internazionali dei prodotti raffinati e nuovi ribassi anche sui listini dei prezzi consigliati.
Ferme le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa, fatta eccezione per una limatura sulle medie dei prezzi delle compagnie in “fai da te”. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, IP ha ridotto di 2 centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio, Q8 di un cent/litro su entrambi i prodotti, Tamoil di 2 cent/litro sul gasolio.
Quelle che vedete di seguito sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico ed elaborati da Staffetta Quotidiana, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18.000 impianti:
- benzina self service a 1,880 euro/litro (invariato, compagnie 1,882, pompe bianche 1,876);
- diesel self service a 1,922 euro/litro (invariato, compagnie 1,926, pompe bianche 1,913);
- benzina in modalità servito a 2,017 euro/litro (invariato, compagnie 2,059, pompe bianche 1,934);
- diesel modalità servito a 2,059 euro/litro (invariato, compagnie 2,104, pompe bianche 1,971);
- GPL servito a 0,781 euro/litro (invariato, compagnie 0,792, pompe bianche 0,768);
- metano servito a 2,120 euro/kg (invariato, compagnie 2,131, pompe bianche 2,111);
- Gnl 2,595 euro/kg (-2, compagnie 2,614 euro/kg, pompe bianche 2,581 euro/kg).
Questi invece sono i prezzi che vengono applicati oggi sulle autostrade italiane:
- benzina self service a 1,953 euro/litro:
- benzina modalità servito a 2,211 euro/litro;
- diesel self service a 1,992 euro/litro;
- diesel modalità servito a 2,251 euro/litro;
- GPL a 0,886 euro/litro;
- Metano a 2,176 euro/kg;
- Gnl 2,593 a euro/kg.