Cala il prezzo del carburante: approvato il decreto

Il Governo ha approvato il decreto con le misure per contrastare la crisi: tra queste c'è anche il taglio delle accise sul carburante

Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto contenente le misure urgenti per contrastare gli effetti economici generati dalla crisi in Ucraina. Tra le misure approvate c’è anche il taglio delle accise sui carburanti.

Complessivamente il decreto prevede un taglio di 25 centesimi di euro al litro sul costo del carburante. Questa riduzione è stata finanziata sommando l’extragettito dell’IVA sui carburanti nell’ultimo trimestre del 2021, pari a 308,2 milioni di euro, e il prelievo straordinario sui profitti straordinari dei produttori di energia.

“Intendiamo tassare una quota del margine fra operazioni attive e passive a fini IVA dell’ultimo semestre rispetto al medesimo semestre di un anno fa – ha dichiarato il Ministro dell’Economia Daniele Franco – Interverremo dove gli aumenti sia in termini percentuali che assoluti sono significativi. La percentuale è del 10%”.

Approvato il taglio delle accise sui carburanti: cala il prezzo

Il tanto atteso taglio sulle accise varato dal Consiglio dei ministri è una misura che sarà valida solamente fino alla fine del mese di aprile. La riduzione avrà una durata ben precisa: questo perché il Governo intende valutare come si comporterà il mercato nel corso delle prossime settimane e poi eventualmente esprimersi nuovamente in merito al taglio delle accise, decidendo di prolungare o meno l’intervento.

A tal proposito, il Presidente del Consiglio Mario Draghi si è espresso in questi termini: “Uno dei motivi per accorciare il periodo di intervento è anche vedere come si comporta il mercato nei prossimi giorni e settimane – ha dichiarato Draghi – Lo seguiremo ed esamineremo e poi decideremo, però intanto è importante cercare di attraversare questo periodo di grande volatilità”.

Il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri serve a contrastare il caro benzina che ormai da diverse settimane vede aumentare a dismisura il prezzo dei carburanti, con ripercussioni su tutta l’economia nazionale.

Insieme a benzina e diesel, anche il costo del metano è salito alle stelle, mettendo in difficoltà l’intera rete di distribuzione in Italia. Con il decreto approvato, i prezzi dei carburanti verranno tagliati fino alla fine di aprile, facendo così respirare le tasche degli italiani. Successivamente il Governo valuterà se estendere il decreto anche in futuro.

Tra le misure varate dal Consiglio dei Ministri, ci sono anche i buoni benzina esentasse fino a 200 euro. Come si legge nella bozza di decreto, questa misura prevede “l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito”.

Taglio delle accise, la reazione dell’Unione Consumatori

L’annuncio del taglio delle accise ha provocato diverse reazioni, su tutte quella dell’Unione Nazionale dei Consumatori che ha assunto una posizione abbastanza critica, giudicando il ribasso inadeguato e insufficiente.

“È evidente che 25 centesimi sono meglio di 8,5, ma si tratterebbe comunque di un ribasso inadeguato e insufficiente – ha dichiarato Massimiliano Dona, il Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Nei giorni scorsi ne avevamo chiesti il doppio, almeno 50 centesimi. Le misure previste ieri dal Governo sono solo un palliativo. Sono del tutto insufficienti e inadeguate rispetto all’emergenza in corso. Serviva uno scostamento di bilancio”.