Bollo auto non pagato: scatta la sanatoria nel 2023

Chi ha dimenticato di pagare il bollo auto in passato può dormire sonni tranquilli, pare infatti che la nuova Legge di Bilancio preveda la sanatoria

La Legge di Bilancio 2023 prevede lo stralcio delle cartelle esattoriali per gli importi sino a 1.000 euro, questo è quanto scritto nell’articolo 46. Sono salvi quindi anche tutti gli automobilisti che non hanno pagato il bollo auto negli anni passati: capitale, interessi e relative sanzioni saranno completamente cassati. Ma forse c’è ancora qualche dubbio sul da farsi.

Pace fiscale: l’ipotesi per il nuovo anno

La bozza della nuova Legge di Bilancio prevede la rottamazione delle cartelle esattoriali di multe e bollo auto. Ottima notizia per tutti quegli automobilisti che, negli anni passati, non hanno pagato eventuali sanzioni prese a seguito di infrazioni alle norme del Codice della Strada o la tassa di proprietà, ovvero il tanto odiato bollo auto.

Al momento dobbiamo sottolineare però che il condizionale è ancora d’obbligo, nulla è certo e dobbiamo parlare semplicemente di ipotesi, nonostante sia una tematica molto importante, su cui si è discusso in campagna elettorale (programma del Governo Meloni). Come avevamo visto alcuni giorni fa, sembrava quasi certa la decisione di sanare completamente le cartelle riguardanti anche bollo auto e multe. In queste ore invece pare che le decisioni possano variare.

Che cosa significa pace fiscale

La pace fiscale consente di estinguere le cartelle esattoriali. Le modalità per farlo sono essenzialmente due: la prima è lo stralcio, si procede quindi cancellando il debito (la cartella), la seconda prevede invece il pagamento di una sanzione minima, dando al debitore la possibilità di dilazionare i versamenti.

La Legge di Bilancio 2023, nelle prime bozze, prevedeva lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro (era stato considerato anche un aumento del limite a 1.500 euro) e più datate di sette anni, datate tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, e il pagamento di quelle che non rientravano nel caso precedente con una maggiorazione unica del 3% e la possibilità di rateizzare la somma. Al momento ci sono ancora dei dubbi.

La decisione del Governo

Il Governo sembra aver cambiato parere, molto probabilmente nel 2023 non vedremo la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali di multe e tasse datate dal 2000 al 2015 con importi che non superano i 1.000 euro. Verranno invece cancellati in automatico gli interessi, saranno però gli enti locali a decidere quando stralciare imposte e sanzioni, è ciò che prevede un emendamento del Governo alla manovra. Secondo le ultime indiscrezioni, tra l’altro, lo stralcio sarà previsto a partire dal prossimo 31 marzo; slitta quindi di due mesi, visto che la scadenza era prevista per il 31 gennaio.

Le cartelle esattoriali comprese nella pace fiscale

Non ci saranno soltanto le cartelle inerenti il bollo auto, ma anche tutte quelle riguardanti le multe stradali non pagate e ogni tipologia di debito che riguarda la circolazione dei veicoli su strada. Se guardiamo ai precedenti provvedimenti di pace fiscale, anche nel 2023 dovrebbero essere sanate le cartelle relative al mancato pagamento di tasse quali Tasi, Imu e altre imposte comunali, ma staremo a vedere cosa succederà nei prossimi giorni.

Le cartelle invece collegate a multe, ammende e sanzioni pecuniarie riguardanti sentenze e provvedimenti penali di condanna, o ancora inerenti a violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali o tributarie, saranno escluse dalla pace fiscale. La decisione sul bollo auto comunque non è ancora stata ufficialmente presa, entro la fine dell’anno sapremo cosa ha intenzione di fare il Governo.