Poco importa se non usate l’auto da diversi mesi o se avete deciso di andare a piedi. Se l’auto non viene venduta, il bollo auto, essendo una tassa di possesso, arriverà sempre a casa. La prima conseguenza per chi non paga il bollo auto è il ricevimento dell’avviso di accertamento con cui viene accertata l’evasione fiscale.
In Lombardia 82mila automobilisti stanno ricevendo in questi giorni da parte della Regione Lombardia lettere di sollecito relative ai bolli auto non pagati nel 2016.
Dalla Regione hanno precisato che non si tratta di “cartelle pazze”: in una nota l’amministrazione regionale ha infatti precisato che “le comunicazioni riguardano fattispecie diverse tra cui, caso tipico, quello di proprietari di veicoli che hanno ceduto il proprio mezzo ma non lo hanno comunicato al Pubblico Registro Automobilistico”. La Regione punta a recuperare dagli automobilisti ‘distratti’ tra i 6 e i 7 milioni di euro.
Un metodo utile che offre la Regione Lombardia per evitare pericolose dimenticanze è quello della domiciliazione bancaria, che consente anche un risparmio del 10%.
Il bollo auto deve essere pagato una volta l’anno entro il mese successivo alla scadenza indicata nella ricevuta di pagamento.
Se paghiamo il bollo con più di un anno di ritardo viene applicata una sanzione pari al 30% della tassa dovuta oltre gli interessi moratori.
Per i versamenti effettuati senza ravvedimento con un ritardo non superiore a quindici giorni, la sanzione è pari all’1% per ciascun giorno di ritardo, oltre gli interessi moratori. Per i versamenti effettuati senza ravvedimento con un ritardo non superiore a novanta giorni, la sanzione è pari al 15%, oltre gli interessi moratori.
Qualora l’avviso bonario della Regione venisse ignorato, la pratica passa all’Agenzia delle Entrate, che provvede ad inviare, entro due anni, la cartella esattoriale. Andando oltre 60 giorni dalla ricezione della cartella esattoriale si rischia il fermo amministrativo del veicolo, la cancellazione dal PRA fino al pignoramento.