L’Autostrada che ricarica le auto elettriche

Il tratto, di circa un chilometro, verrà testato in autunno su due auto Stellantis e un bus Iveco

In un futuro non tanto lontano le auto elettriche potrebbero ricaricarsi in movimento. È stata questa l’idea che ha dato il via alla progettazione di un tratto autostradale capace di ricaricare un veicolo senza bisogno di fermarsi alle apposite colonnine.

Il progetto, che vede coinvolte tra le altre l’A35 Brebemi-Aleatica, Abb, Electreon, Fiamm Energy Technology, Iveco, Iveco Bus, Mapei, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, Stellantis, Tim, Università Roma Tre e Università di Parma, è in fase di sperimentazione e potrebbe presto portare allo sviluppo di un manto stradale amico dell’ambiente. Il dispositivo, che verrà testato il prossimo autunno, sarà implementato su un circuito di 1050 metri a Chiari, in provincia di Brescia.

L’obiettivo del lavoro, che prevede l’utilizzo di alcune spire sotto l’asfalto che trasmetterebbero energia wireless alla batteria dell’auto elettrica in movimento, è quello di “sviluppare un innovativo sistema di mobilità delle persone e delle merci a zero emissioni lungo corridoi di trasporto autostradali”, ha dichiarato in un comunicato l’A35. Un deciso passo avanti con una tecnologia che asseconda il successo sul mercato dei veicoli elettrici, con Renault che si è laureata leader delle vendite in avvio del 2021.

Il progetto sperimentale, che prende il nome “Arena del Futuro”, prevede la costruzione di un anello di asfalto di oltre un chilometro che verrà alimentato con una potenza elettrica di 1MW. La “pista di ricarica”, che in autunno verrà testata in prossimità dell’uscita Chiari Ovest sull’autostrada A35, si avvarrà della tecnologia “Dynamic Wireless Power Transfer” dell’azienda israeliana Electron, un sistema capace di trasmettere elettricità ai veicoli di passaggio grazie a delle spire metalliche sotto l’asfalto. Per ricevere la ricarica le auto saranno munite di apposito ricevitore, che oltre a generare energia che verrà inglobata nelle batterie permetterà anche lo scambio di dati, utili per la sicurezza, lungo il percorso di guida.

Nel progetto giocheranno un ruolo fondamentale Iveco e la neonata multinazionale Stellantis, che nel primo trimestre del 2021 ha conquistato importanti risultati. Il Gruppo metterà infatti a disposizione due auto elettriche, mentre l’azienda di veicoli industriali di Torino aiuterà il progetto con un Intercity Bus. Il circuito sarà utilizzato anche per sperimentare la guida autonoma, attraverso la tecnologia 5G di Tim.