Vi è una serie di requisiti obbligatori che danno la possibilità di accedere al reddito di cittadinanza, alcuni riguardano anche l’auto in possesso.
Il Decreto Legge che disciplina l’accesso al reddito di cittadinanza è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Pochi giorni fa è arrivata la notizia, nel dettaglio giovedì 17 gennaio 2019. Negli ultimi anni si è parlato moltissimo di quest’agevolazione, si tratta infatti di una somma di denaro desiderata, che permette di usufruire della Carta Rdc, una carta di credito appositamente realizzata. Questa possibilità è consentita a tutti i disoccupati oppure ai nuclei familiari che rispondono ad una serie ben definita di requisiti.
Innanzitutto, per poter beneficiare del reddito di cittadinanza, è necessario che il valore dell’ISEE, cioè il famoso indicatore della Situazione Economica Equivalente, sia al di sotto dei 9.360 euro. Inoltre, in primis, bisogna avere la residenza italiana da almeno 10 anni e altri requisiti in tema di patrimonio immobiliare e mobiliare posseduto. Il Patto per il lavoro è il documento che deve firmare ogni soggetto disoccupato che intende accedere a questo sussidio. Con questo si obbliga ad essere disponibile immediatamente al lavoro, a concludere gli studi interrotti oppure a intraprendere dei corsi inerenti la riqualificazione professionale. La cifra di cui si può beneficiare può arrivare fino ad un massimo di 780 euro a persona e 1.330 euro invece ogni mese per un nucleo familiare composto da genitori e tre figli.
Detto ciò, come accennato in precedenza, ci sono dei requisiti che il Governo ha decretato e che riguardano anche il tipo di auto o veicoli posseduti dai soggetti richiedenti reddito di cittadinanza e alla loro anzianità. Nel nucleo familiare non deve esserci alcun soggetto a cui è intestato un autoveicolo che è stato immatricolato per la prima volta nei sei mesi prima della richiesta. Per beneficiare dell’agevolazione, non può nemmeno averne la piena disponibilità anche senza esserne proprietario (si parla di noleggi o leasing).
Per quanto riguarda invece gli autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc e i motoveicoli invece superiori ai 250 cc, ogni proprietario non potrà richiedere il reddito di cittadinanza, se gli stessi sono stati immatricolati nei due anni antecedenti. L’accesso al sussidio invece è consentito se per gli automezzi nominati nel caso in cui sia prevista un’agevolazione fiscale per le persone che sono affette da disabilità.