Auto cinesi, è boom di vendite nel mondo

Trainato dal boom di vendite di auto elettriche e dall’ascesa dei mercati emergenti, il successo della Cina sul mercato automotive globale è in costante ascesa

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Alessandra Caraffa

Esperta di automotive

Laureata in filosofia, è SEO Copywriter e Web Editor. Si occupa principalmente di mondi digitali e prospettive future - anche in ambito di motori.

Nell’ultimo anno, le vendite di auto cinesi nel mondo sono aumentate del 48%: le auto di produzione cinese arrivate sui mercati esteri nel 2021 sono state quasi un milione e mezzo, e il colosso BYD ha superato Tesla quanto a quota di mercato passando dallo 0,89% al 2,42% in un solo anno.

I dati sono forniti da JATO Dynamics, istituto britannico che dal 1984 monitora il mercato automotive in oltre 50 Paesi e che ha recentemente pubblicato un dettagliato report sulle vendite globali di auto nel 2022. Le immatricolazioni sono state 79,4 milioni, in calo soltanto del 2% rispetto all’anno precedente: come sottolinea l’istituto di Londra, i risultati positivi di alcuni mercati emergenti sono stati più che sufficienti a controbilanciare le gravi perdite di mercato registrate in Europa e Nord America.

Mercato auto 2022: la quota della Cina

Uno dei trend più significativi riguarda il ruolo dei marchi cinesi, che stanno diventando sempre più influenti sui mercati esteri: secondo i dati di JATO Dynamics, nel 2022 sono stati venduti al di fuori della Cina quasi 1,5 milioni di veicoli di produzione cinese, un aumento del 48% rispetto ai dati del 2021. Tale crescita, secondo gli analisti dell’istituto britannico, è stata guidata da “un’offerta più competitiva e di alta qualità e da una grande spinta nel segmento delle auto elettriche a prezzi accessibili”.

Il balzo in avanti della Cina è dovuto anche alla crescita dei mercati emergenti: qui la quota di mercato rappresentata dai produttori di auto cinesi è passata in un anno dal 4,8 al 6,4%, una crescita che è avvenuta soprattutto a scapito dei produttori europei e coreani. In alcune regioni, come quella eurasiatica, il market share delle auto cinesi è più che raddoppiato, passando dal 6,2 al 12,8%.

La Cina si sta facendo largo anche sui mercati occidentali, introducendo nuovi prodotti appositamente pensati per gli automobilisti del Vecchio Continente – come il SUV ATTO 3 e i modelli HAN e TANG di BYD – ma anche ri-marchiando alcuni modelli cinesi per rivenderli sotto le insegne di brand già ben saldi sui mercati di Europa e Stati Uniti.

Il successo delle auto elettriche cinesi

Ad oggi, i produttori cinesi detengono il 52% del mercato interno, il 13% di quello mediorientale e il 10% del mercato africano, che nel frattempo è cresciuto di oltre il 5%, con picchi del +14% in Sud Africa, il più grande mercato del continente.

In Europa, secondo i dati di JATO, le auto cinesi rappresentano ancora soltanto l’1% delle vendite, mentre nel Nord America la percentuale è ancora inferiore. In questo contesto, il brand che registra la maggiore crescita in termini assoluti nel 2022 è il cinese BYD, che ha appena lanciato in Europa Dolphin, la rivale della Volkswagen ID.3, e che è passato dallo 0,89 al 2,4% di quote di mercato globali superando anche Tesla, altro marchio in grande crescita con due modelli nella Top 10 dei veicoli più venduti nel mondo nel 2022 e la Model Y appena eletta auto più venduta in Europa nel primo trimestre del 2023.

Il ruolo sempre più influente della Cina sul mercato globale di auto è trainato non a caso dal boom di vendite di auto elettriche a batteria, che nel 2022 sono aumentate del 66% arrivando a un totale di quasi 7 milioni e mezzo di veicoli venduti nel mondo. La Cina rappresenta il 53% della quota di mercato: un successo che dipende in buona parte da un’offerta sempre più fiorente, che ha visto lanciare in un solo anno ben 15 nuovi marchi.

Oggi le BEV rappresentano il 9,3% delle vendite di auto globali: in questo senso soltanto Cina ed Europa si assicurano una percentuale a doppia cifra, rispettivamente con il 15,6 e il 12,2% di EV sul totale dei nuovi veicoli immatricolati. “Il boom delle auto elettriche sembra resistere”, commenta Felipe Munoz, analista globale di JATO, “i governi dei Paesi sviluppati hanno continuato ad offrire generosi incentivi, incoraggiando i consumatori ad abbandonare i motori a combustione, mentre i prezzi medi degli EV si sono abbassati grazie all’offerta di nuovi modelli più economici”.