In arrivo nuovi incentivi per le auto non elettriche

Forse verranno sbloccati i fondi per gli incentivi 2023 per auto non elettriche e quindi alimentate a diesel e benzina: come funzionano

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

In arrivo novità per quanto riguarda gli incentivi auto 2023, ci sono ancora dei fondi che sono stati inutilizzati nelle precedenti fasi di bonus, si parla addirittura di 360 milioni di euro, e che verranno utilizzati per spingere l’acquisto di auto non elettriche, ma a benzina e diesel.

Incentivi auto benzina e diesel

Tornano davvero? Pare proprio di sì, o almeno, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ci sta lavorando e, come abbiamo appreso nelle ultime ore, ne discuterà al tavolo di confronto permanente con tutti gli interpreti del settore auto il 19 giugno. Manca pochissimo, l’incontro si terrà la prossima settimana.

Ci sono ben 360 milioni di euro che non sono stati ancora utilizzati per i bonus auto, un fondo ricco. E il Ministro vorrebbe rendere disponibili questi soldi anche per le vetture con motori termici tradizionali, e non solo per le auto elettriche: lo scopo è quello di cercare di svecchiare il parco auto circolante italiano, uno dei più datati d’Europa, incentivando l’acquisto di veicoli Euro 6.

I fondi per le auto elettriche

Come mai ci sono addirittura 360 milioni di euro rimasti inutilizzati? La risposta è molto semplice: lo scorso anno lo Stato ha messo a disposizione dei cittadini (nel rispetto di determinati requisiti) 700 milioni di euro per l’Ecobonus auto a basso impatto ambientale. I soldi che sono avanzati (e sono tanti) erano quelli destinati alle vetture elettriche e ibride ricaricabili (plug-in).

Lo scenario è chiaro: l’italiano medio non è ancora pronto a sostituire la sua macchina a benzina o diesel con una ibrida o elettrica. E anche oggi il trend è rimasto lo stesso, sono passati infatti 5 mesi dal lancio dei nuovi incentivi auto 2023 e dei 425 milioni di euro messi a disposizione dall’Esecutivo per la fascia di emissioni da 0 a 60 g/km, sono stati richiesti solo 65 milioni o poco meno.

Per le auto diesel e benzina invece il Governo aveva stanziato 150 milioni di euro, che in pochissime settimane sono terminati, ennesima conferma delle preferenze degli italiani. Per questo ci sono ancora 360 milioni di euro destinati solo alle auto plug-in hybrid e alle elettriche, che rimarranno probabilmente intatti. Un grande spreco, secondo Urso, che vorrebbe appunto destinare i soldi alle vetture termiche.

Quando arriveranno i nuovi incentivi

Il Ministro Urso si è espresso più volte a favore dell’utilizzo dei fondi rimasti per le auto a benzina e diesel, lo abbiamo sentito parlare dell’argomento anche nei mesi scorsi. Oggi (forse) finalmente si passa ai fatti e non solo alle proposte e alle idee.

La legge che ha introdotto l’Ecobonus consente di rimodulare i fondi a seconda dell’andamento del mercato, quindi è possibile cambiarne la destinazione. Non servirebbe a nulla oggi destinare i soldi solo alle auto alla spina, che sono caratterizzate al momento da una richiesta limitata, nonostante il ricco contributo di 5.000 euro. In Italia ci sono ancora troppe vetture Euro 0, 1, 2 e 3 in circolazione e Urso vorrebbe usare i fondi per svecchiare il parco auto con modelli Euro 6.

Cambiano le priorità: da elettrificare (che non funziona) a svecchiare, per ridurre almeno l’inquinamento. Dobbiamo ammettere che purtroppo, per la rimodulazione degli incentivi auto, i tempi tecnici non saranno molto stretti, anzi. Il Ministro però vorrebbe riuscire a presentare il nuovo schema per i bonus auto 2023 a settembre, dopo l’estate.