
La revisione è uno degli obblighi più importanti da tenere a mente per tutti coloro che possiedono un’auto, una moto o un altro veicolo in Italia. La prima viene fatta dopo 4 anni dall’immatricolazione del mezzo, poi ogni due anni. Dal 1° novembre scatta una novità, scopri quale?
A partire dal 1° novembre 2021 scatta l’aumento della tariffa per le revisioni, il prezzo base di 45 euro diventa di 54,95 euro.
Quindi, nel caso in cui si decida di fare il controllo auto in un centro revisioni privato (l’opzione più votata), la tariffa sarà fissata in euro 54,95 a cui devono aggiungersi il 22% di IVA ed i diritti della Motorizzazione pari ad euro 10,20. Il versamento dei diritti per la Motorizzazione deve essere effettuato sul c/c postale 9001 al costo di euro 1,78 (1,46 + IVA): per un totale di 79.02 euro
Secondo uno studio di Quattroruote, a causa di questo aumento, per gli italiani si verificherà un extra costo pari a circa 200 milioni di euro all’anno, che entreranno nei centri revisioni privati in Italia, che oltretutto diventano sempre di più. Le officine autorizzate a effettuare il controllo obbligatorio in data 31 dicembre 2020 erano infatti 9.143, rispetto alle 9.072 del 2019 (ben 71 in più). Se vogliamo andare indietro di qualche anno e fare un salto nel 2013, in 7 anni sono aumentati di ben 1.541 unità i centri autorizzati, che erano 7.602. Si tratta di un business che attrae sempre più.
Nel 2019 (anno ‘normale’ prima dell’avvento del Coronavirus) i 9.072 centri privati hanno registrato circa 16,2 milioni di controlli, l’incasso medio netto è stato di 80.661 euro. Nel 2020 abbiamo assistito a una diminuzione a circa 15 milioni, a causa delle restrizioni e delle varie chiusure e proroghe concesse dal legislatore per la pandemia di Covid-19. Già a partire dal 2021 si potrebbe tornare a superare i 16 milioni di euro. Ogni centro revisioni potrebbe arrivare a quasi 100.000 euro di incasso netto ogni anno, grazie alle nuove tariffe aumentate.
La legge ha cercato anche una soluzione per cercare di rendere meno immediato questo aumento, che pesa per le tasche degli italiani, mitigandone l’effetto con un ‘buono veicoli sicuri’, di cui possono beneficiare tutti coloro che devono fare revisione tra il 2021 e il 2023; il suo valore è di 9,95 euro, ma ancora non si sa nulla per quanto riguarda la richiesta e l’erogazione del buono; oltretutto sono stati stanziati solo 4 milioni di euro per ogni anno e il contributo verrà dato solo per un mezzo e una sola volta nel triennio, come ha anticipato il Parlamento. Questo significa che su 17 milioni di persone, saranno solo 402.000 gli italiani che ne beneficeranno.