MotoGP, Martin sempre più vicino a Bagnaia: le pagelle

Sotto al diluvio trionfa Martin che riduce il distacco in classifica da Bagnaia. Terzo posto d'oro di Marquez, ma vediamo come sono andati i piloti nelle nostre pagelle!

Foto di Alex Ricci

Alex Ricci

Divulgatore di motociclismo

Romagnolo classe 1979, scrittore, reporter, divulgatore appassionato di moto, storia, geografia, letteratura, musica. Adora Junger, Kapuściński, Sting e i Depeche Mode.

50%+1, questo dice il regolamento e in Giappone, dove la vera protagonista della MotoGP è stata la pioggia, Jorge Martin porta a casa un’importante vittoria su gara dimezzata dal diluvio abbattutosi sui piloti alla partenza. Secondo Bagnaia e terzo Marc Marquez con un podio che vale oro. Vediamo come si sono comportati nelle nostre folli pagelle.

I PROMOSSI

Il migliore-> Jorge MARTIN: 9,5 – ha vinto una gara difficile dove la pioggia aveva rimescolato le carte in partenza e favorito gli specialisti del bagnato. Lui non lo è e tiene duro davanti a Bagnaia fino al momento dell’inevitabile bandiera rossa. Poi la fortuna e il regolamento gli danno una mano e si accorge di aver vinto quando ormai tutti erano pronti a ripartire. Guardare prima il regolamento?

Francesco BAGNAIA: 9 – ha gestito da primo in classifica una gara difficile dove l’errore è dietro l’angolo, anzi, dietro la curva e il suo punteggio gli permette anche l’X sulla schedina. Già, perché se Martin ha vinto, “Pecco” ha pareggiato e rimandato tutto all’Indonesia dove potrebbe piovere ancora.

Michele PIRRO: 6,5 – il modo per fare tre giri in testa lo trova così come trova il coraggio di non fermarsi per il flag to flag alla fine del primo giro. Con le slick accumula un vantaggio abissale, ma appena le rain degli altri vanno in temperatura si fa raggiungere e deve piegarsi alla pioggia. Cambiate le gomme è messo come gli altri e conclude in sedicesima posizione. Peccato! Specialista della pioggia poteva risalire in zona punti, ma mezza gara non è bastata. C’è un CIV da vincere il prossimo weekend a Imola.

Jack MILLER: 6 – sesto finale sembra un risultato viste le ultime gare, ma conoscendo Jack, un diluvio come quello di domenica poteva trasformarsi nella sua cavalcata. Peccato che abbiano fermato la gara, ma l’australiano non molla e spera nella prossima gara in Indonesia, dove se dovesse piovere servirà una barca.

Marc MARQUEZ: 8 – non è uno specialista del bagnato, non ha una moto particolarmente performante e lui non è sempre così fortunato, ma Marc si è preso un podio d’oro e meritato per tutte le volte che quest’anno ha corso con il coltello tra i denti raccogliendo poco. Vederlo sul podio sembra quasi normale.

Stefan BRADL: 6 – nella sua misera partecipazione a questo mondiale, stavolta si fa notare e porta a casa due punti. Merito della pioggia che lui digerisce meglio di chi gli è arrivato dietro. Oppure è che finisce l’Oktober Fest e invece di birra e bretzel gli danno saké e sushi. In Giappone le Honda si sono fatte valere un po’ di più.

Joan MIR: 6 – in generale, arrivare dietro a Nakagami può essere un brivido, ma per Mir è più di una svista che gli si perdona per il diluvio universale della corsa. Certo che non può piovere per sempre, e lui non ha vinto mai grazie alla pioggia, ma l’ex campione del mondo deve rimettersi in carreggiata al più presto.

Augusto FERNANDEZ: 7,5 – che sia imprevedibile lo sanno in pochi, ma ciò che è certo riguarda il suo manico. Ora sappiamo che ci sa fare anche sotto la pioggia, ma quella vera. E se possiamo dire qualcosa di non positivo, che gli sono mancati dodici giri per salire ancora. Augusto è forte, ma di più quando non te lo aspetti.

Takaaki NAKAGAMI: 6,5 – l’aria di casa fa bene e gli vale cinque punti. Il bello è che arriva anche davanti a una Honda ufficiale in una gara che fino alla bandiera rossa poteva essere la più rocambolesca della stagione. Meglio così, meglio fermarsi quando le acque sono ancora calme e piovono dal cielo quel tanto da dire Nakagami bagnato e fortunato.

Raoul FERNANDEZ: 6,5 – più acquatico del compagno, il buon Raoul batte di gran lunga la sua abituale concorrenza e porta i punti che Oliveira ha lascito per strada. Anzi, nella pioggia.

Fabio DI GIANNANTONIO: 7 – è stato bravissimo in una gara difficile per tutti. Porta al team otto preziosi punti e lui si destreggia battendo campioni della categoria. Alla fine il “diggia” è un pilota che ha bisogno di fiducia e lo dimostra da quando manca il suo socio. Un caso?

Aleix ESPARGARO: 6 – è quello che si preoccupa prima dell’intensità del nubifragio che stava scendendo su una gara sempre più pericolosa, ma evidentemente conta come il due di coppe con la briscola denari e non lo considera nessuno. Certo! Se non sei il primo della fila è inutile che alzi il braccio, ma per fortuna dopo poco lo fanno i tre diavoli là davanti e tutto si regola di conseguenza. Meglio così, e meglio nessuna ripartenza. E’ la prima Aprilia al traguardo davanti alla prima KTM. Sfida vinta?

I BOCCIATI

Il peggiore-> Brad BINDER: 4 – nel marasma generale cade dopo soli cinque giri e questo non va bene. Poteva aspettare raccogliere punti importanti e invece si allontana dai primi tre in classifica. L’errore l’ha fatto lui e lo sa che dopo i più forti c’è lui. Alla prossima.

Maverick VIÑALES: 5,5 – ma non è colpa sua. Stretto nel panino tra due avversari al primo giro, è l’unico che cade malamente a 3 km/h. Si rialza, ma alla fine è ultimo dopo la bandiera rossa.

Johann ZARCO: 5 – cade nel momento più sbagliato. Già, perché dopo pochi secondi viene esposta la bandiera rossa, ma lui ha già buttato in terra la sua Ducati. Ancor peggio gli steward che lo spingono ai box dalla parte sbagliata e non può riprendere il via nella seconda partenza. Un compromesso inevitabile dopo che ci ha messo del suo, ma va bene così, si rifarà.

Marco BEZZECCHI: 5,5 – arriva quarto, ma l’acqua non è proprio affar suo. Butta fuori Viñales dopo la partenza e si complica le cose continuamente. Alla fine mezza corsa lo aiuta a limitare i danni, a se a gli altri. Meglio riprovarci in Indonesia dove potrebbe andare peggio, potrebbe piovere!

Miguel OLIVEIRA: 5 – si ferma un attimo prima che tutta la gara venga fermata. Il motivo è che non vedeva più niente dall’intensità del temporale. Dalla i cronisti sottolineano che non sono partiti con il casco adattato alla pioggia, ma non è la vera causa perché tutti gli altri stanno ancora girando. Anche per lui penultimo posto dopo la bandiera rossa.

Fabio QUARTARARO: 5,5 – si ferma subito per cambiare moto, ma con le gomme da bagnato non fa la differenza. Un po’ intruppato dietro a “motonauti” conquista un decimo posto finale dietro a tre giovani di più belle speranze.

Franco MORBIDELLI: 5,5 – segue Pirro e prova la carta delle slick quando tutti si fermano per il cambio moto. Con un’altra moto forse si sarebbe fermato prima, ma questo la sa solo il “morbido” che aspettiamo di vedere in tutt’altra situazione.

Pol ESPARGARO: 5 – grazie al quindicesimo posto totalizza un punto, così come un punto là davanti è il suo compagno di team che se ne sbatte della pioggia e arriva dove la bandiera rossa lo ferma. Non ci sono tante scuse, purtroppo Pol è sempre quello che arriva dopo.

Cal CRUTCHLOW: 5,5 – non è colpa di nessuno se piove come Dio la manda, ma per questa apparizione in GP, Motegi non è stata proprio la gara giusta. Cal è forte anche da ex, ma qui soffre troppo la pista bagnata e chiude tredicesimo davanti a Bradl. Meno male che hanno dato bandiera rossa, altrimenti con le Honda di ieri…