Mercato Piloti F1 2024: prima conferma totale della storia

Per la prima volta nella sua storia, il parco piloti del prossimo mondiale F1 resterà lo stesso. Tutte le scuderie dovrebbero riconfermare le guide ufficiali

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Matteo Mattei

Esperto di motorsport e automotive

Classe 1982, a Favalanciata cresce con pane e Max Biaggi. Ha collaborato con varie testate online spaziando tra Esports e motori. Il mio motto: ''Per aspera ad astra''.

In estate, molti esperti del settore annunciavano un autunno caldo per il discorso mercato piloti F1. Invece, molti di loro resteranno delusi o per lo meno poco entusiasti dall’orizzonte che si sta concretizzando.

A quanto pare, per la prima volta nella sua storia, si potrebbe assistere ad una totale riconferma del parco piloti per il mondiale F1 del 2024. Salvo ripensamenti dell’ultimo minuto o eccezionali rotture durante i prossimi GP di fine 2023, dalla Ferrari all’AlphaTauri, i piloti ufficiali saranno tutti riconfermati dai propri team, almeno per un’altra stagione.

Situazione in casa Ferrari

Nonostante i rumors e le voci contrastanti in casa Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz continueranno a correre in F1 fianco a fianco. I due piloti della Scuderia di Maranello saranno nuovamente alla guida di una Rossa, probabilmente la SF-24. Entrambi pronti a rivaleggiare con Mercedes ma soprattutto con Red Bull.

Gerarchie invariate o invertite, i due piloti Ferrari avranno come obiettivo quello di vincere più gare possibili. Le ufficialità erano attese durante l’inverno, ma a giochi fatti nel mondiale costruttori e piloti, le riconferme con molta probabilità arriveranno nelle prossime settimane e direttamente dalla bocca di Fred Vasseur. La certezza della conferma è comunque giustificata anche dalla mancanza di posti liberi o da occupare negli altri top team.

Charles Leclerc e Ferrari sono ormai prossimi ad annunciare pubblicamente il rinnovo contrattuale, nello specifico un quinquennale da 185 milioni di euro. Come già nel 2019, il monegasco si legherà alla Ferrari per ulteriori 5 anni anche se diverse clausole potrebbero aprire una finestra temporale di opportunità dopo il primo biennio. Dalla stagione 2027 in base ai risultati raggiunti, i rapporti tra pilota e Scuderia potrebbero interrompersi e portare anche ad drastiche decisioni strategiche per entrambe le parti.

Carlos Sainz e il suo entourage hanno smentito i pre-accordi e le tentazioni Audi. La casa tedesca entrerà nel circus della F1 nella stagione 2026 e gli sviluppi della sua monoposto verranno portati avanti, con molta probabilità, da altri piloti collaudatori. La priorità dello spagnolo resta quella di vincere in Ferrari anche se negli ultimi tempi sono aumentati i malumori e i dolori di stomaco, soprattutto nel rapporto di fiducia col compagno di squadra.

Il suo contratto scadrà ufficialmente col finire della stagione 2024, le trattative di riconferma sono in corso e con molta probabilità si potrebbe intavolare un rinnovo biennale contornato da molte clausole in base a risultati e vittorie. Alla luce di tutto, l’accordo sarà sicuramente migliorativo degli attuali 12 milioni all’anno.

Mercedes e Aston Martin

Proprio nelle ultime ore Lewis Hamilton ha tranquillizzato tutti i fan Mercedes. Voci insistenti annunciavano sul viale del tramonto il rapporto tra il pluricampione britannico e la casa della stella d’argento. Rumors imperavano nonostante l’ufficializzazione pubblica del rinnovo da parte di Mercedes.

Entrambe le parti sono felici di continuare insieme il proprio cammino intrapreso nel 2013, con l’obiettivo di eliminare il gap che resta con la Red Bull per competere al titolo 2024. Sia Hamilton che Russell rimarranno quindi sulle loro monoposto per altri due anni, fino al 2025. Il primo lo farà migliorando lo stipendio da 35 milioni di euro all’anno, il secondo alzando lo stipendio sopra gli 8 milioni di euro l’anno.

Squadra che vince non si cambia nemmeno in Red Bull. Già a marzo, Max Verstappen aveva rinnovato fino al 2028 a 40 milioni l’anno più bonus. Il pilota olandese non ha mai nascosto la volontà di legarsi al team per tutta la sua carriera. Un attestato di stima e riconoscimento dopo la pioggia di successi e titoli conquistati insieme. Se da una parte l’ingaggio sale, di conseguenza dall’altra scende quello della seconda guida ufficiale, Sergio Perez. Lo stipendio del messicano si dovrebbe attestare sotto gli attuali 10 milioni di euro all’anno.

Le altre scuderie

Fernando Alonso ha in programma di chiudere la carriera alla fine del 2024, godendosi un’ulteriore stagione di spensierate rivincite con l’Aston Martin. Il compagno di squadra Lance Stroll ha praticamente un contratto a tempo indeterminato che si aggira sotto i 2 milioni di euro. Quest’estate la voce sul suo passaggio al Tennis ne ha minato il rapporto che comunque rimane in bilico fino alla fine del 2023.

Tempo di rinnovi anche in casa McLaren che nel frattempo ha concordato un prolungamento pluriennale con Oscar Piastri fino alla fine del 2026 a 2 milioni di euro. Per quanto riguarda Lando Norris, il suo contratto scadrà nel 2025 garantendogli un’importante stipendio da 20 milioni di euro l’anno.

In casa Alfa Romeo la riconferma dei suoi piloti è arrivata qualche GP fa, Valtteri Bottas e Zhou Guanyu continueranno il loro rapporto con la squadra di Hinwil per il terzo anno consecutivo. Il primo resta nonostante il suo sostanzioso stipendio da 10 milioni di euro all’anno.

Williams e Alpha Tauri riconfermano la formazione anche per la prossima stagione, proprio come Haas e la Alpine anche se in quest’ultima è sempre più accesa la rivalità interna tra Ocon e Gasly. Tra i due litiganti, è da seguire attentamente l’evolversi del forte interessamento del team transalpino per Mick Schumacher anche se opzionato per il discorso Endurance.