F1, GP di Singapore: Ferrari è pronta a spiccare il volo

La Formula 1 si appresta ad affrontare il GP Singapore, fase asiatica con novità. Verstappen sfida la sorte per migliorare il record di vittorie consecutive

Foto di Matteo Mattei

Matteo Mattei

Esperto di motorsport e automotive

Classe 1982, a Favalanciata cresce con pane e Max Biaggi. Ha collaborato con varie testate online spaziando tra Esports e motori. Il mio motto: ''Per aspera ad astra''.

Archiviato il GP d’Italia con l’ennesima vittoria di Max Verstappen, questo fine settimana torna la F1 a Singapore. Salutata l’Europa, le scuderie sbarcano in Asia per un nuova ed emozionante fase con una delle gare più affascinanti della stagione.

Un tracciato tortuoso da percorrere in notturna tra le luci del porto di una città-stato, i suoi grattacieli moderni, il famoso Anderson Bridge e l’imponente ruota panoramica. In questo scenario glamour, la Ferrari vuole continuare a sorprendere tutti, sulla scia delle buone evoluzioni mostrate a Monza.

Ferrari: a Singapore per crescere

Dopo l’ottima prestazione complessiva di Monza, la Ferrari vuole continuare con i progressi dimostrati. Anche a Singapore è pronta a correre per conquistare punti importanti e per provare a vincere. Restano 8 gare e 232 punti in palio in questa stagione. L’obiettivo dichiarato del Cavallino Rampante resta quello di chiudere al secondo posto nel mondiale Costruttori. I suoi piloti sono pronti a tutto per centrarlo.

Solo 56 punti ora uniscono Mercedes, Ferrari e Aston Martin, con la Ferrari che ne ha segnati 27 da sola lo scorso fine settimana. Dalla parte della Scuderia di Maranello anche il fatto che l’imprendibile leader della classifica Max Verstappen, non ha mai vinto a Singapore. L’ultima Rossa a vincere invece è stata quella di Sebastian Vettel nel 2019.

Un circuito, quello di Singapore, che è comunque favorevole alle Ferrari. Lo scorso anno finì con un secondo posto per Charles Leclerc e un terzo posto per Carlos Sainz. A vincere fu la Red Bull di Sergio Perez. La Red Bull è pronta a celebrare un nuovo record, una vittoria a Singapore significherebbe infatti aver ottenuto più vittorie consecutive di qualsiasi altro protagonista in questo sport. Per ora il record resta a pari statistiche dalla Red Bull RB9 del 2013 e dalla Ferrari 500 del 1952-53.

Il circuito

Dopo una breve pausa, la F1 torna in pista sul Marina Bay Street Circuit di Singapore. Un tracciato in notturna che richiede elevati livelli di carico aerodinamico. Questo perché il Gran Premio di Singapore di questo fine settimana avrà un aspetto diverso rispetto a quello dello scorso anno. Dal suo ingresso nel calendario mondiale, il tracciato ha già subito diversi cambiamenti.

Non da meno questa edizione, con modifiche strutturali già intraprese, tra cui l’eliminazione della doppia chicane vicino al fiume nel settore finale. Tutte le modifiche hanno ridotto la lunghezza del giro a 4,928 km e modificato il conteggio totale dei giri per la gara da 61 a 62. Una gara che può durare anche fino a due ore, Safety Car permettendo.

Questo GP fornirà vita più facile per il discorso gomme delle monoposto, con conseguenti risvolti strategici. Al contrario resterà per i piloti, una delle gare fisicamente più impegnative della stagione. L’umidità che si attesta all’80% e le calde temperature, combinate con la natura della pista, possono far perdere circa 3 kg di peso durante la gara solo con la sudorazione.

Le monoposto in pista diventano vere e proprie saune in movimento. Per tale ragione i piloti spesso intraprendono programmi di formazione specializzati per prepararsi. Stesso discorso per le diete alimentari specifiche per ovviare alle problematiche di jet lag.

Nuova direttiva tecnica

La F1 riprende con una novità, entra in vigore la direttiva TD018 della FIA. Monza è stata l’ultima gara in cui sono state ammesse le flessibilità degli alettoni. Al bando tutte le deformazioni volutamente ricercate in aree specifiche degli alettoni per ottenere vantaggi aerodinamici. In un’intervista a The Race, Tim Goss, direttore tecnico della FIA, ha spiegato: “Vogliamo che la FIA e i team abbiano una visione comune su dove fisseremo il limite. Le ali possono muoversi o ruotare ma devono farlo in modo uniforme lungo la loro apertura. Ciò che non vogliamo vedere è che alcuni componenti abbiano un movimento localizzato rispetto ad altri componenti. Non possono più esserci movimenti relativi tra componenti adiacenti, come ad esempio tra l’ala della trave e la piastra terminale dell’ala. L’assemblea deve muoversi come un corpo unico, e nessuna parte di essa deve avere movimento diverso da un’altra“.

La normativa attuale prevede già disposizioni per limitare la flessibilità delle parti aerodinamiche. Si cerca così di imporre un ulteriore limite poiché è impossibile eliminarla del tutto.

Sempre a Singapore verranno condotti ulteriori test di carico statico con nuovi controlli per verificare i movimenti relativi tra i componenti. Inoltre, verranno effettuati dei video controlli per valutare l’eventuale presenza di movimenti sospetti sulle superfici aerodinamiche.

Arrivate le scuse di Hamilton

È tornata la calma anche ai box della Mercedes dopo che Lewis Hamilton si è scusato col pilota McLaren Oscar Piastri. Il pilota britannico ha ammesso pubblicamente le sue colpe nel Gran Premio d’Italia per aver fatto uscire il debuttante australiano dalla zona punti. “È stata una sfortuna e ho valutato male il divario che avevo con Piastri alla fine” aveva ammesso Hamilton ai giornalisti. Lo stesso capo del team Mercedes, Toto Wolff, ha elogiato il sette volte campione del mondo per aver accettato il suo errore: “È molto sportivo in queste cose. Ed è l’unico che vedo là fuori ammettere e dire ho sbagliato”.

Toto Wolff ha grandi aspettative per il prossimo GP: “Singapore è una sfida unica per ogni squadra. Le condizioni calde e umide mettono a dura prova i piloti, i membri del team e le vetture. La battaglia con i nostri concorrenti più vicini è incredibilmente serrata. È difficile prevedere come si svilupperà l’ordine ogni fine settimana. Sarà importante per il resto della stagione assicurarsi il secondo posto nella classifica Costruttori“.