F1, GP Qatar: la Ferrari punta al titolo di vice campione

La Rossa arriva a Lusail carica di buoni propositi, anche se sarà difficile per la SF-23. Le caratteristiche della pista non si sposano con la vettura italiana

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Eleonora Ottonello

Esperta di Formula 1

Nata a Genova nel 1987, scrivo per passione. Nel quotidiano mi divido tra la vita di addetta alla vendita e quella di educatore cinofilo. Grande appassionata di Formula 1, nel 2007 iniziai a collaborare con svariati siti del settore. Inviata anche sul campo, niente mi fa esplodere il sorriso come vedere le monoposto sfrecciare sull'asfalto

Dopo una settimana di pausa la F1 torna nuovamente in pista e questa settimana lo fa a Lusail in occasione del Gran Premio Qatar 2023, seconda edizione della corsa dopo quella tenutasi due anni fa. Eppure, rispetto al passato tante cose sono cambiate nella massima serie automobilistica. A cominciare dal nome del tracciato denominato Lusail International Circuit e non più Losail International Circuit, come invece era noto fino al 2021.

Se per il primo GP Qatar i tifosi della F1 erano tutti in trepidante attesa di capire come sarebbe finita la sfida Mondiale tra Hamilton e Verstappen, quest’anno l’olandese arriva a Losail come dominatore incontrastato del campionato, tanto che, proprio in occasione della Sprint Race del sabato, potrebbe già aggiudicarsi il terzo alloro iridato della sua carriera.
Anche se tornare sul podio sarebbe importante per la Ferrari e per i suoi piloti, le peculiarità del tracciato di Lusail, caratterizzato da un lunghissimo rettilineo e una parte mista con curve medio-veloci, sembrano non favorire il Cavallino Rampante.

Ferrari in Qatar: a che punto siamo?

La Rossa arriva a Lusail carica di buoni propositi. Dopo il podio a Monza, la vittoria di Sainz a Singapore e il quarto e sesto piazzamento ottenuti rispettivamente dal monegasco e dallo spagnolo in Giappone, la Rossa spera di proseguire su questa striscia positiva di risultati anche nel GP Qatar.
Nonostante la pista di Suzuka abbia confermato qualche passo avanti a livello di sviluppo sulla SF-23, le prestazioni della vettura italiana sono ancora distanti dall’obiettivo di riportare la Ferrari a lottare per le posizioni che contano.

Eppure, anche se gli uomini del team di Maranello sono fuori dai giochi iridati, non c’è affermazione più sbagliata del pensare che la Ferrari disputi quest’ultima parte di stagione semplicemente per arrivare a fine campionato. Il Cavallino Rampante si gioca molto di più. La Rossa e la Mercedes, infatti, sono in piena lotta per il secondo posto tra i costruttori. Già dalle prime gare si era capito che il campionato 2023 di F1 sarebbe stato dominato dalla Red Bull mentre il titolo di vice campione del mondo sarebbe finito a una scuderia tra Ferrari, Mercedes o Aston Martin.

Nonostante il team di Lawrence Stroll sia partito molto bene inanellando una serie di podi che nessuno avrebbe immaginato arrivare, dalla seconda parte della stagione la AMR23 ha perso molti punti per strada a causa, principalmente, di uno sviluppo che non ha dato i risultati sperati. È proprio in questa fase che la Ferrari ha recuperato terreno sulle due avversarie, tanté che il Cavallino Rampante si presenta in Qatar con appena venti lunghezze di svantaggio rispetto alla Mercedes, attualmente la seconda forza del mondiale.

In Qatar si assegnerà il Mondiale

Dopo la conquista del titolo riservato ai Costruttori, da parte della Red Bull in Giappone, Lusail incoronerà anche il campione del mondo Piloti per la stagione 2023 di F1. A meno di altri incidenti di percorso sullo stile Singapore, Max Verstappen conquisterà il suo terzo titolo della carriera nel GP Qatar. Con ogni probabilità già il sabato, in occasione della Sprint Race, dove sarà sufficiente conquistare appena tre punti in più di Sergio Perez.

Nel 2023 l’olandese della Red Bull non ha avuto rivali. Ha conquistato quattordici delle diciassette gare disputate finora e nemmeno il suo compagno di squadra è riuscito a mettergli i bastoni tra le ruote, rendendo così la sfida mondiale un po’ più pepata.

Il circuito

Il Lusail International Circuit sorge a circa 30 chilometri a nord di Doha, capitale del Qatar. Costruito in appena un anno da un gruppo di circa mille operai al costo di 58 milioni di dollari, fu inaugurato nel 2004 e fino al 2021 ha ospitato solo ed esclusivamente il Motomondiale e la Superbike.

Il tracciato, lungo 5,380 chilometri, è composto da 16 curve e e da un esteso rettilineo che misura 1068 metri. Proprio il lunghissimo rettilineo e la parte mista con curve medio-veloci ricorda in maniera impressionante il layout di un altra pista, quella del Bahrain.

Per quanto riguarda le quattro ruote, il tracciato di Lusail ha ospitato la GP2 Asia Series nel 2009 dove in occasione di Gara 1 e Gara 2 salirono rispettivamente sul gradino più alto del podio Nico Hulkenberg e Sergio Perez. Nel 2021 invece, prima e unica occasione che ha visto correre la massima serie automobilistica in Qatar, a vincere fu Lewis Hamilton davanti a Max Verstappen e Fernando Alonso.

La F1 fa gola a tutti

Anche se gli ultimi dati hanno lasciato intendere che la massima serie automobilistica non sia più così attrattiva come pochissimi anni fa (e sicuramente il dominio di Verstappen ha contribuito a questa flessione), quello della F1 continua a essere un mondo del quale tutti vogliono far parte. Nei giorni scorsi è stata confermata la notizia che nel Circus, a partire dalla stagione 2025, potremmo avere un team in più in pista.

La Federazione Internazionale, infatti, ha reso noto che l’Andretti Formula Racing ha ricevuto il nulla osta per entrare in F1 a seguito di un esigente processo di valutazione che avrebbe riguardato non solo gli aspetti finanziari, ma anche quelli sportivi e tecnici.

Ma la scuderia Michael Andretti deve aspettare a cantare vittoria. La palla è passata ufficialmente nelle mani della FOM, società che detiene i diritti commerciali della categoria, che nell’ultimo anno non è sembrata così aperta alla possibilità di aprire la griglia di partenza a un undicesimo team di F1.

L’Andretti Formula Racing potrebbe non essere l’unica novità che vedremo in F1. Questa volta, però, si parla di indiscrezioni.

La Apple avrebbe fatto un’offerta a Liberty Media per acquisire in esclusiva i diritti televisivi globali dei Gran Premi della massima serie automobilistica per un investimento di circa 2 miliardi di dollari l’anno da parte della società di Cupertino.

Sebbene non è ancora chiaro se Apple voglia mandare in streaming sulla propria piattaforma le gare oppure se preferirebbe “subappaltare” alle emittenti televisive, l’ingresso in F1 avverrebbe gradualmente, a partire dal 2025, ma in base alla naturale scadenza dei contratti per i diritti dei diversi gruppi che attualmente trasmettono il campionato della massima serie automobilistica.