Vendite 2 ruote in calo causa assicurazione e costi di gestione

Le immatricolazioni segnano un crollo del 23,8% sullo stesso periodo del 2012 e nei primi 6 mesi del 2013 la flessione è del 26,9%

Moto e scooter continuano a rappresentare una delle aspirazioni principali per gli italiani, anche se le immatricolazioni non smettono di evidenziare un pesante segno negativo. Secondo ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motori Accessori) la situazione è grave, e le cause sono da ricercare nella crisi ecnomica ma specialmente nei costi di gestione spropositati e – specialmente – nel costo assicurativo che è il primo ostacolo per chi vuole comperare un nuovo mezzo a 2 ruote.

A giugno 2013 la flessione delle vendite si è stata del 23,8% con 91.453 immatricolazioni, che non contano i mezzi acquistati dalle Poste e i motorini 50cc. Se si aggiungono i “cinquantini” alla classifica la flessione sale al 26,9% con un totale di 108.065 immatricolazioni, dovuta ad un calo spaventoso di questa piccola cilindrata che segna un -38.6% sullo stesso periodo dell’anno precedente.

SCOOTER – A soffrire di meno in questa categoria sono le cilindrate 150-200cc, agili e comodi nell’utilizzo cittadino, che con 14.017 pezzi venduti segnano un calo del 18,8%, il più basso della categoria.  Seguono le cilindrate intermedie comprese tra 300 e 500cc con 18.457 veicoli (-22,7%),  i “giovanili” 125cc con 17.424 veicoli venduti (-30%), i maxiscooter con 5.392 immatricolazioni (-42,4%) e i 250cc che segnano un impressionante -51,3% con 2.362 immatricolazioni.

MOTO – In questa categoria i cali sono più contenuti, e si registra anche un caso di crescita considerevole che appartiene alle moto 300-500cc con +15,2% e 2.963 veicoli venduti. Oltre a questa eccezione, a soffrire di meno sono le moto superiori a 1000cc con 10.728 mezzi immatricolati (-12,1%), seguiti dai modelli compresi tra 800 e 1000cc con 8.286 unità (-16,9%) e i modelli nella fascia 650-750cc con 7.008 pezzi (-20,1%). Non mancano i giovani che si interessano a mezzi sportivi e le moto 125cc sono state scelte da 2.190 acquirenti (-20,5%), mentre il vero “tonfo” nella categoria appartiene alla cilindrata 600cc (-34,9%).

Dure le parole del Presidente di Confindustria ANCMA Corrado Capelli, che ha dichiarato: “Le due ruote non si sono allontanate dalla quotidianità e dalle aspirazioni degli italiani, tutt’altro. A testimoniare questa situazione è l’usato che, pur se in leggera contrazione, vale ormai il doppio dei volumi del nuovo – Il problema, da una parte, risiede nella totale mancanza di credito al consumo, dall’altra nei costi di gestione eccessivi e fuori controllo. Oggi acquistare un mezzo vuol dire farsi carico di una tariffa assicurativa esagerata e ingiustificata. Si registrerà una concreta inversione di tendenza nei numeri e dunque vedremo i sintomi della ripresa scongiurando ulteriori aumenti delle tasse e intervenendo su tutti quei fattori esterni che contribuiscono alla frenata dei consumi”.

(a cura di OmniMoto.it)