Test Aprilia Tuono V4 R ABS 2014: la muscle naked di Noale. Foto

ABS di serie e tre cavalli in più. Il massimo delle prestazioni della casa italiana a 16.230 euro

Aprilia ha scelto il circuito di San Martino del Lago per presentare la Tuono V4 R ABS 2014, muscle naked che se la vede con altri mostri, la nuovissima KTM 1290 Super Duke R, il nuovo Ducati Monster e la BMW S 1000 R Naked.

Partiamo dal prezzo, 16.230 euro (la medesima cifra della precedente versione che era priva dell’ABS) e dalle colorazioni, due: bianco o nero. I tecnici hanno lavorato per rendere questo mostro ancora più fruibile su strada. Si è dunque investito del tempo sul motore, il comfort del pilota e l’elettronica volta a migliorare la sicurezza. Il primo offre minori attriti interni, è stato rivisto nella ventilazione dei carter, è stato dotato di differenti mappature e vanta ora un nuovo silenziatore di scarico.

Tutto questo ha portato la potenza da 167 a 170 CV a 11.500 giri/min, per 111,5 Nm a 9.500 giri/min di coppia massima. Il regime di potenza massima è sceso proprio a 11.500 giri/min, particolare che rende il propulsore più fruibile su strada. Quanto al comfort, abbiamo una nuova sella ed un serbatoio rivisto nelle forme (18,5 litri la capacità).

La forcella Sachs è stata rivista ed è a steli rovesciati da 43 mm (le regolazioni dell’idraulica in compressione ed estensione sono separate – è regolabile anche nel precarico molla), regolazioni possibili anche sull’ammortizzatore Sachs, dotato di “piggy back” incorporato. Le pinze freno, monoblocco e ad attacco radiale, sono le nuove Brembo M4.32 e i dischi in acciaio da 320 mm hanno piste frenanti di altezza ridotta e foratura asimmetrica. L’ABS, poi, non inficia le prestazioni quando la moto viene portata fra i cordoli.

La nuova elettronica prevede un traction control con tre posizioni nel pacchetto APRC (Aprilia Performance Ride Control) questo grazie alla gestione elettronica full Ride by Wire. Il nuovo APRC comprende: ATC (Aprilia Traction Control), AWC (Aprilia Wheelie Control), ALC (Aprilia Launch Control) e AQS (Aprilia Quick Shift). Quanto all’ABS (disinseribile e regolabile su tre livelli di azione) è il 9MP di Bosch, dal peso contenuto in soli 2 kg e che adotta l’RLM (Rear wheel Lift-up Mitigation) che limita il sollevamento della ruota posteriore nelle frenate più decise.

Appena in sella ci si rende conto di quanto questa moto sia corta e maneggevole; il manubrio è in posizione corretta, ma forse l’altezza da terra non è delle più brevi, mentre il cruscotto è ben leggibile. Il cambio è morbido e preciso e la frizione modulabile. Il tracciato è umido ma l’elettronica Aprilia è di grande aiuto.

La sensazione è quella di una moto che asseconda molto il pilota, scende in curva veloce, ma senza quella spiacevole sensazione di caduta. Il motore è molto regolare, pieno e privo di esitazioni. Le marce entrano in fretta, basta veramente poco per prendere confidenza con questa moto, in poche curve si raggiungono angoli di piega discreti in tutta sicurezza, e l’handling nei cambi di direzione è degno di nota. In rettilineo il sistema anti impennata lavora bene, ma alle alte velocità un po’ più di protezione aerodinamica non guasterebbe.

Arrivati alla staccata scalando le marce si apprezza ancora una volta la precisione del cambio, anche grazie all’Aprilia Quick Shift. In curva l’ATC lavora alla perfezione e accompagna l’accelerazione vigorosa. Nei punti più tortuosi della pista la moto non dà incertezza e rimane molto precisa.

Spingendo sempre un po’ di più si va sempre più forte e ci si ritrova a guidare quasi come con una moto sportiva, entrando in curva con il posteriore leggermente scomposto ma sempre perfettamente sotto controllo e andando a prendere la corda con una rapidità che non ci si aspetta, sorprendendosi a fare ciò che sembrava impossibile per una naked.

La nuova Tuono V4 R è la sportiva totale, grazie al manubrio alto e alle prime tre marce corte risulta perfetta nel traffico e sul passo di montagna preferito, oltre ad essere molto sicura, e arrivati in pista c’è ancora tanto da scoprire.

(a cura di OmniMoto.it)