BMW R1200GS Vs KTM 1190 Adventure:la comparativa più hot del 2013

Anche se entrambe parlano tedesco, l'accento è molto diverso, così come i contenuti e il DNA. L'obiettivo però è il medesimo: dominare il segmento delle maxi-enduro stradali. Ecco cosa ne pensiamo...

Sono state le grandi attese ai Saloni autunnali dello scorso anno e, di certo, non siamo stati gli unici a desiderare di “Metterci le mani sopra” il prima possibile.  Se il 2013 si conferma l’anno delle maxi enduro da turismo, allora le protagoniste della nostra comparativa sicuramente possono ritenersi “di rappresentanza”, interpretando a loro modo molte delle esigenze della clientela-tipo del segmento ma, come vedermo, con differenti chiavi di lettura come diversa è la filosofia di queste due moto: la BMW R1200GS e la KTM 1190 ADV. Da un lato la bavarese, regina indiscussa delle vendite degli ultimi dieci anni, e dall’altro l’austriaca, la più seria pretendente al trono come miglior travel-enduro oggi in commercio.

Sono ovviamente due moto da “alto di gamma”, quindi se dovessero risultare come vostre finaliste in una ipotetica gara all’acquisto significa che il vostro portafoglio dovrà essere abbastanza capiente. Nello specifico però, per giudicarle “alla pari”, è meglio snocciolare qualche numero, considerando anche l’equipaggiamento di serie e a richiesta, dell’una e dell’altra. La BMW ha fissato un prezzo base di 15.650 euro chiavi in mano, mentre quello di partenza di KTM è a quota 13.990 euro franco concessionario. A questa cifra la KTM offre: sospensioni EDS a controllo elettronico, ABS combinato con modalità Offroad, controllo di trazione MTC, sistema di misurazione della pressione dei pneumatici TPMS e cavalletto centrale. La BMW dal canto suo, al prezzo indicato offre il solo ABS disinseribile e per ottenere il valore esatto con cui confrontare le due moto bisogna aggiungere l’enduro ASC e il selettore delle mappature, l’ESA, e il sistema RDC. Così facendo il prezzo della R 1200 GS raggiunge quota 17.000 euro e quindi il divario esatto tra i due mezzi è di circa duemila euro tondi. BMW, poi, cerca di andare incontro ai clienti proponendo tre pacchetti di acquisto (Comfort, Active e Dynamic) che combinano vari optional scontando il loro prezzo complessivo del 15%. Non è facilissimo destreggiarsi nel listino BMW, ma con un po’ di pazienza si capisce che le luci diurne a Led sono disponibili solo con il pacchetto Active, mentre per avere il fanale completamente a Led bisogna obbligatoriamente optare per il pacchetto Dynamic, il più ricco, che costa 2.410 euro.

Tutto è sempre più maxi, sempre più “estremo”, anche se di fatto queste sono moto da 365 giorni all’anno. Le prestazioni che ormai le on-off di questa categoria sono in grado di offrire, equivalgono in pratica a quelle offerte dalla supersportive di qualche anno fa, quindi alcuni “numeri” non dovrebbero stupire più di tanto. Se per la nuova R 1200 GS la BMW ha progettato ex novo il suo famosissimo boxer (ora parzialmente rafferddato a liquido) con il quale equipaggerà presto altre moto dell’Elica, mentre la KTM per la sua 1190 Adventure è partita dallo sportivissimo propulsore della RC8R addomesticandolo per l’uso turistico. I dati di potenza parlano chiarodati di potenza la KTM prevale nettamente, visto che dichiara 150 CV a 9.500 giri/min, mentre BMW omologa la R 1200 GS per 125 CV a 7.700 giri/min. Identico invece il valore della coppia dichiarato: 125 Nm per entrambi, a 6.500 giri/min per BMW, a 7.500 per KTM.

Oltre che a due propulsori decisamente esuberanti, l’elettronica che equipaggia le protagoniste della nostra comparativa è naturalemnte di prim’ordine. Entrambe infatti vantano il sistema di controllo motore dotato di ride by wire e mappature multiple per adattare l’erogazione del propulsore in base alle esigenze e alle condizioni della strada. Al controllo motore si affianca in ambo i casi un efficace sistema di controllo della trazione che cambia nel suo intervento in base al riding mode impostato. Su tutte e due le moto, inoltre, è possibile disattivare del tutto il controllo di trazione. Il comportamento di tutti e due i sistemi è ottimamente tarato; l’ASC BMW, però, strizza l’occhio più alla sicurezza che alle performance, mentre il MTC KTM, che sfrutta anche un sensore di inclinazione del mezzo, è più votato alle prestazioni nella guida e quindi a un utente più smaliziato. Allo stesso modo entrambe le moto sono dotate di un impianto frenante antibloccaggio (ABS) combinato che si regola nel suo intervento in base alle impostazioni scelte ed è disattivabile in caso il pilota lo desideri.

Anche nell’assetto l’elettronica la fa da padrone, e sia BMW che KTM sono dotate di sospensioni a regolazione elettronica, con valvole che variano l’afflusso di olio e quindi la frenatura idraulica in base alle impostazioni scelte. In tutti e due i casi è regolabile attraverso i comandi al manubrio anche il precarico dell’ammortizzatore posteriore.

La differenza sostanziale tra le sospensioni EDS di KTM e il Dynamic ESA di BMW risiede nel fatto che le prime hanno taratura che viene impostata attraverso i riding mode che resta fissa mentre si guida, mentre quelle BMW sono semiattive, hanno quindi dei sensori che informano la centralina di gestione sulle condizioni della strada e adattano l’assetto di guida istante per istante mentre si viaggia.

Diverse, anche nel design, nonostante entrambe parlino tedesco… Se infatti la GS diventa più appuntita, più sbilanciata in avanti nei volumi e caratterizzata da superfici multisfaccettate assenti in passato, al contrario, la contendente al trono austriaca abbraccia oggi un design rappresentato da forme più arrotondate che cercano un consenso di pubblico più vasto.

Come per il look estetico, una volta saliti in sella le differenze tra BMW e KTM rimangono accentuate con la posizione di guida della BMW improntata al comfort grazie all manubrio alto e ampio e rivolto verso il pilota, la sella confortevole ed è un po’ più alta rispetto al passato, quindi chi è “corto” di gamba preferirà montarla in posizione inferiore o sceglierne una ribassata opzionale, mentre le pedane del pilota  si trovano più arretrate di quanto ci si aspetterebbe. La protettività offerta dal cupolino è ottima a tutte le andature e la forma del plexiglas è tale che il suo bordo superiore non vibri alle alte velocità

Saliti sulla 1190 Adventure troviamo, anche in questo caso, una perfetta posizione di guida, magari più raccolta rispetto alla BMW, con la sella più bassa (anche in questo caso regolabile), il manubrio più basso e stretto rispetto, mentre le pedane ci sembrano posizionate più correttamente per una maxi enduro e quindi più avanti rispetto al GS. La sella è nettamente più rigida rispetto alla rivale tedesca e la protettività offerta dal cupolino è inferiore rispetto alla bavarese, ma comunque buona.

Una volta seduti in sella e trovata la posizione ottimale di guida ci troviamo davanti due cruscotti di ultima generazione, totalmente rinnovati rispetto alle rispettive “tradizioni”: la R 1200 GS si affida a contagiri e tachimetro analogici inseriti in un cruscotto dal design curatissimo, mentre la 1190 Adventure punta sul contagiri è analogico e tutte le altre informazioni sono rese in via digitale dentro due pannelli Lcd separati.

Abbiamo sottoposto le due contendenti a un confronto serrato in tutti gli ambiti possibili: città, autostrada, strade di montagna e offroad. Basta avviarle per avvertire subito differenze notevoli: il boxer BMW gira silenzioso al minimo mentre il V2 austriaco è più rumoroso. Iniziamo in città, con entrambe le moto settate con mappature dolci e sospensioni regolate sul comfort. Entrambe se la cavano molto bene nel traffico: la KTM è più agile e leggera, ma la BMW ha un angolo di sterzata maggiore. Al salire delle temperature la disposizione boxer è vantaggiosa e il pilota non viene investito dal calore del motore, fattore evidente sulla KTM che ha il cilindro posteriore in mezzo alle gambe.

Lasciata la città ci inerpichiamo su strade di collina dove provare le mappature più sportive e i settaggi più rigidi delle sospensioni. In questi frangenti la KTM prevale, forte di una ciclistica ben a punto e di un motore debordante. L’agilità dell’austriaca prevale, specie sullo stretto: la moto prende velocissima la corda e gira su traiettorie da moto sportiva. A bassa velocità la BMW si conferma stabile ed equilibrata, ma fatica a tenere il ritmo della KTM. Sui tornanti la BMW può contare su una disponibilità di coppia in basso superiore alla rivale austriaca, e quindi si adatta meglio alla guida turistica, mentre con la KTM bisogna tenere il motore su regimi più elevati per uscire dai tornanti.

Sulle strade extraurbane si nota la differenza sostanziale tra le sospensioni delle due moto: la KTM ha taratura fissa e quindi è il pilota a decidere di variare il setting se vuole togliersi qualche sfizio indurendo le sospensioni, mentre la BMW fa tutto da sola, aumentando la frenatura idraulica al crescere del ritmo. In frenata la presenza del Telelever è rassicurante e consente anche al pilota inesperto di fermarsi in spazi brevi in tutta sicurezza. Su entrambe le moto l’ABS lavora benissimo, con quello austriaco tarato un po’ più sportivamente.

Imbocchiamo l’autostrada per vedere come se la cavano le contendenti sulle lunghe distanze: un bel tratto a velocità costante mette in luce il comfort della BMW, dato dalla sella ben conformata e imbottita, dal manubrio comodo e dal cupolino stabile che ripara bene anche alle velocità elevate. La BMW emette pochissime vibrazioni concentrate sulla manopola destra. In questi frangenti, quindi, è la KTM che insegue la BMW, poiché la sella è meno confortevole, le vibrazioni si fanno sentire un pochino di più e il bordo del plexiglas tende a vibrare in velocità, po’ causando qualche turbolenza attorno al casco.

A fine prova è difficile scegliere tra la BMW e la KTM, perché a nostro avviso si equivalgono. Se però dovessimo assegnare un valore in percentuale a Comfort e Prestazioni, allora potremmo riassumere che la BMW R 1200 GS è una moto al 60% comfort e 40% prestazioni, mentre la KTM 1190 Adventure si può sintetizzare in 40% di comfort e 60% prestazioni. In ogni caso, se volete fare il giro del mondo, entrambe le contendenti sono pronte a partire!

(a cura di OmniMoto.it)