Moto Guzzi sposta la produzione: che succede

Lo storico marchio lecchese si vede costretto a trasferire la produzione della nuova V85 TT a Scorzé, stabilimento veneto del Gruppo Piaggio

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Il mondo dei motori è caratterizzato da binomi marchio-città apparentemente inscindibili. Ferrari-Maranello è probabilmente il caso più emblematico, ma non l’unico. Lamborghini ha la sua sede storica a Sant’Agata Bolognese, mentre Ducati è di casa a Borgo Panigale e Moto Guzzi a Mandello del Lario.

Un legame, quest’ultimo, con cui oggi la Casa deve fare i conti. Pare dai rumors infatti che i vertici del Gruppo Piaggio abbiano intenzione di spostare parte della produzione, una decisione piuttosto inattesa, dagli stabilimenti Guzzi in riva al Lago di Lecco a Scorzè, al confine tra le province di Padova e Treviso. Un trasloco che ha colto di sorpresa i più e che sta facendo discutere. Ma procediamo con calma e ripercorriamo le tappe dell’intera vicenda.

Produzione in Veneto: i motivi

Mole di lavoro eccessiva, che non può che essere un bene e un segnale di successo per Moto Guzzi, la Casa motociclistica italiana ricca di storia (da 102 anni) che tanto amiamo. Questo il motivo che pare spingere i vertici del Gruppo Piaggio a prendere una decisione inattesa: spostare la produzione della moto enduro Moto Guzzi V85TT da Mandello del Lario a Scorzè, in Veneto. Negli ultimi tre anni, il volume di produzione dello stabilimento mandellese è aumentato parecchio, e questa è un’ottima notizia. Quest’anno il record di unità prodotte potrebbe essere nuovamente battuto.

A oggi, presso lo stabilimento della città lacustre sono presenti differenti linee di produzione. Attualmente la Casa si dedica alla V7 e alla V9,ma anche all’assemblaggio della V100 e, a partire dalla fine di quest’anno, verrà realizzata anche la nuova V100 Stelvio. Purtroppo al momento sembra non ci sia spazio per la V85TT, ma questo è il solo pensiero del Gruppo Piaggio, lo stabilimento mandellese fa valere le sue ragioni, come ha sempre fatto: il legame degli abitanti di Mandello e degli operai con l’amata Moto Guzzi è troppo forte.

Le reazioni della fabbrica

La decisione che il quartier generale Piaggio potrebbe prendere non ha ovviamente lasciato indifferenti gli addetti dello storico impianto di Mandello del Lario, di cui noi abbiamo parlato spesso (qui il programma completo del prossimo Motoraduno in programma per settembre). Le organizzazioni sindacali hanno infatti deciso di indire uno sciopero di quattro ore lo scorso 14 luglio, per mostrare la loro contrarietà alla decisione presa dai vertici aziendali.

Il piano di rilancio dello storico marchio italiano sta dando i suoi ottimi frutti e, fanno sapere dalle sponde del Lago di Lecco, non è pensabile che a goderne siano altri. Il gruppo, sostengono i rappresentati della forza lavoro, avrebbe dovuto investire nell’ampliamento delle linee produttive dello stabilimento mandellese e non trasferire la produzione del nuovo modello in Veneto. In questo modo, la produzione del nuovo modello non avrà alcuna ricaduta dal punto di vista economico e occupazionale sul territorio dove la Moto Guzzi è nata 102 anni fa.

Anche se Piaggio ha fatto sapere che si tratta di una decisione temporanea dovuta a un surplus di produzione, sono molti gli addetti che temono in un ricollocamento a tempo indeterminato. Il rischio, aggiungono alcuni operai che hanno parlato con degli organi di stampa nei giorni passati, è che lo stretto rapporto che sinora ha legato Moto Guzzi e Mandello del Lario, vera essenza del marchio, possa in qualche modo allentarsi.